Aggredita appena scesa dal bus, a salvarla dallo stupro le urla di un residente

Aggredita alla fermata del bus, viene salvata da un residente che urla dal balcone: così una 19 ha evitato lo stupro. L’aggressore, un 22enne di origine egiziana, è stato arrestato pochi minuti dopo dai carabinieri.

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foto di repertorio – meteoweek.com

Ennesimo caso di violenza, quello avvenuto a Cinisello Balsamo, comune di Milano. La vittima è una giovane di 19 anni, aggredita da un 22enne di origine egiziana, Ahmed Ayan, immigrato irregolare e incensurato. La giovane stava tornando a casa, poco prima dell’una di notte, tra sabato 3 e domenica 4 aprile. Dopo essere scesa dall’autobus della linea 729, alla fermata di via Tiziano, e dopo essersi incamminata per quella strada deserta, lo vede apparire davanti a sé, sul marciapiede, mentre fa per slacciarsi la cintura dei pantaloni.

Trasalisce la giovane, intuisce subito qual è l’obiettivo dell’egiziano. E non fa in tempo a difendersi che si ritrova scaraventata a terra, mentre viene bloccata con una mano dal ragazzo intenzionato a farle violenza. Tempestivo e provvidenziale però l’intervento di un residente della zona, che attirato dalle grida ha intimato al 22 di fermarsi.

“Fermo o chiamo la polizia”, testimone salva la 19enne

“Fermo o chiamo la polizia”. Queste le parole che il testimone, un residente della zona di origine romena, grida all’aggressore, intimandolo di lasciare andare la ragazza. Ahmed Ayan si allontana, ma viene catturato nel giro di poco tempo – le fonti parlano di 20 minuti – grazie all’intervento dei carabinieri della stazione di Cinisello Balsamo. Sono state le preziose informazioni fornite dal testimone a guidare le forze dell’ordine in direzione di Ayan. Il 22enne è stato infine identificato e fermato in via Marconi, con un graffio sulla guancia provocato dalla reazione della vittima.

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Nel frattempo, la giovane 19 è scappata, si è rifugiata in casa. Ma immediata è stata la denuncia presentata ai carabinieri. Dimessa dall’ospedale Bassini con 14 giorni prognosi per un trauma al rachide cervicale, la giovane ha raccontato così il suo dramma ai militari dell’Arma: “Ho capito subito che voleva farmi del male perché iniziava a togliersi la cintura dei pantaloni. Una volta alle mie spalle ha cercato di mettermi le mani addosso. Io ho provato a difendermi, cercavo di urlare e lui provava a tapparmi la bocca. Poi, non so come, mi sono ritrovata a terra con lui sopra”.

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Il 22enne è ora accusato dalla procura di Monza (pm Rosario Ferracane) di lesioni e violenza sessuale aggravata, dato che il reato è stato commesso “in orario notturno, nonché in assenza di passanti a causa delle restrizioni della circolazione connesse all’emergenza sanitaria in atto”.

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