80enne ha cancro e difficoltà a camminare: negato vaccino domiciliare

Un ultra 80enne di Milano malato di cancro ha difficoltà a camminare dopo un intervento e gli è negata la possibilità di ricevere il richiamo del vaccino a domicilio

Vaccino-Meteoweek.com

A un uomo anziano di 88 anni, Marcello Novaga, è negata l’opportunità della seconda dose di vaccino a domicilio nonostante sia malato di cancro con problemi di deambulazione dopo un intervento. Lo racconta a Il Giorno il figlio Michele.

L’uomo, che è anche cardiopatico, il 5 aprile aveva ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer a Milano. Il 10 aprile, tuttavia, lo avevano ricoverato per un’ insufficienza renale che gli aveva provocato uno scompenso al cuore e si era dovuto operare. L’anziano verrà dimesso venerdì ma dovrà stare in convalescenza per diverso tempo e non si potrà spostare in modo autonomo.

Vaccino Pfizer-Meteoweek.com

Il figlio ha raccontato di aver cercato di spostare l’appuntamento per il richiamo previsto per il 26 aprile o chiedere di vaccinare suo padre a domicilio perché non autonomo, ma di non averlo potuto fare. «Ho chiamato l’ospedale in cui mio padre aveva fatto la prima dose ma mi hanno risposto che non era possibile la somministrazione a domicilio e hanno cancellato l’appuntamento per il richiamo. Ho provato a modificare la prenotazione sul portale della Regione Lombardia e chiamando il numero verde, ma nessuno ha saputo aiutarmi», spiega  l’uomo. «Ho provato anche a chiedere la vaccinazione direttamente all’Humanitas dove è ricoverato mio padre, ma anche in quel caso non ho avuto risposte positive. Ho chiamato ancora il numero verde della Regione, ma l’addetto mi ha rimandato al centro vaccinale. Chiamo ancora e mi hanno detto che non era disponibile la vaccinazione a domicilio, cancellando la prenotazione e rimandandomi al medico curante. Il nostro medico ha però detto che inserire i soggetti fragili nel sistema non dipende da loro, ma direttamente dai cittadini».

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«Sul sito dedicato alle prenotazioni ho provato a gestire l’appuntamento inserendo codice fiscale e numero di tessera sanitaria: non ci sono riuscito perché appariva una finestra che dice che i dati non corrispondono a una persona appartenente alle categorie prioritarie. Ho richiamato il centralino del Besta ma la stessa addetta mi ha ribadito che l’appuntamento in presenza era ormai cancellato. Alla fine ho chiamato anche un altro numero verde della Regione, ma anche in quel caso ho ricevuto la stessa risposta: “Non sappiamo come aiutarla”», ha chiosato il figlio dell’anziano.

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