Pilota di deltaplano precipita nel vuoto e muore: non si era legato

Un pilota di deltaplano è morto precipitando nel vuoto per 300 metri in provincia di Treviso. Federico Baratto era molto esperto, ma nel suo ultimo volo non si era legato. Una disattenzione che gli è purtroppo costata la vita. È stata ritrovata miracolosamente illesa, invece, l’allieva che era con lui.

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Federico Baratto, 51 anni, morto durante un volo con il deltaplano – meteoweek.com

Un errore che gli è costata la vita. Federico Baratto è morto mentre inseguiva una delle sue più grandi passioni: il volo con il deltaplano. Era un pilota esperto, con anni di preparazione alle spalle, ma una banale disattenzione ha fatto sì che non tornasse mai più a terra. L’uomo, infatti, nel suo ultimo decollo dalla pedana delta di Col del Puppolo (a 850 metri di quota), a Borso del Grappa in provincia di Treviso, non si è agganciato come avrebbe dovuto. Prima ha messo in sicurezza l’allieva che era con lui nel mezzo biposto, poi si è lanciato nel vuoto senza protezioni. Per qualche minuto il cinquantunenne è rimasto appeso con le braccia alla sbarra di metallo, finché ha dovuto arrendersi. Il suo corpo è precipitato nel bosco sottostante. L’impatto è stato fatale. La compagna di volo, nonostante il deltaplano sia successivamente caduto tra gli alberi, è rimasta invece miracolosamente illesa.

L’incidente con il deltaplano

Il drammatico incidente che ha causato la morte di Federico Baratto è avvenuto nella tarda mattinata di sabato 8 maggio a Borso del Grappa, in provincia di Treviso. La situazione è apparsa fin dai primi istanti tragica. Il pilota padovano, infatti, è precipitato per oltre 300 metri nel vuoto. Il deltaplano, intanto, ha proseguito il volo senza alcun controllo, fino ad atterrare tra gli alberi. La donna che era sul mezzo è rimasta sospesa tra i rami. Immediato l’intervento di un elisoccorso, che in una corsa contro il tempo ha raggiunto quest’ultima. La ventottenne originaria di Trieste è stata individuata dall’alto in virtù della presenza della vela e recuperata da un team di soccorritori. È rimasta ferita in modo lieve.

Non c’è stato nulla da fare, invece, per il pilota. La squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa ha a lungo perlustrato la zona alla ricerca del corpo di Federico Baratto. Esso è stato trovato nel pomeriggio nei pressi di un canalone. Soltanto alle 17.50, tuttavia, i medici sono riusciti a raggiungerlo e a costatarne il decesso. La salma è stata imbarellata e recuperata tramite l’utilizzo di un verricello. Sulla drammatica vicenda verrà probabilmente aperta un’indagine. L’unica ipotesi in merito alle cause dell’incidente, tuttavia, riguarda un errore umano. Le immagini registrate durante il volo aiuteranno gli inquirenti a comprendere i dettagli di quanto accaduto. Non è, tuttavia, purtroppo la prima volta che un volo termina con un tale terribile epilogo. In meno di un mese, infatti, questo è il secondo atterraggio mortale.

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Uno degli ultimi voli della vittima con il deltaplano – meteoweek.com

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Federico Baratto, pilota esperto e scrupoloso

Gli amici e i colleghi di Federico Baratto non si spiegano come abbia potuto dimenticare di legarsi prima del decollo. Il cinquantunenne padovano era un pilota con anni di esperienza alle spalle. “Volava da moltissimi anni, aveva superato decine di esami e controlli per raggiungere quel livello di preparazione. Non riusciamo a spiegarci cosa sia accaduto“. Lo racconta Daniele Matteazzi, membro del Club Volo Montegrappa, di cui anche la vittima faceva parte. “Mi sembra incredibile che Federico non si sia agganciato. Era scrupoloso e, come tutti noi, lo era ancora di più quando trasportava un’altra persona e aveva la responsabilità della sua sicurezza“.

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E aggiunge: “Io sono molto triste per la sua morte, ma sono anche molto arrabbiato perché mi hanno detto che quando sono decollati, sulla pedana non c’era nessun assistente di volo. Doveva esserci, proprio per verificare che tutte le procedure di sicurezza fossero rispettate. Su questo deve essere fatta chiarezza“. Immenso anche il dolore di mamma Silvana e del fratello Davide, che hanno appreso la tragica notizia dalla loro casa alla Guizza. Ogni chiarimento sulla dinamica dell’incidente mortale spetta adesso agli organi competenti.

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