Docente minaccia allieva 14enne in dad:«Torna a scuola o ti spezzo anche l’altra gamba»

Docente minaccia allieva 14enne in dad:«Torna a scuola o ti spezzo anche l’altra gamba». Ecco cos’è accaduto

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Sara (nome di fantasia), 14 anni, alla fine di gennaio si è fatta male  al ginocchio mentre si trovava a scuola, durante una lezione di educazione fisica. Recatasi in pronto soccorso per le cure, ha ottenuto tutte le certificazioni mediche necessarie e ha chiesto di attivare la didattica a distanza. Dato che Sara ha disturbi specifici dell’apprendimento, può registrare le lezioni per riascoltarle in un altro momento e proprio per questo i genitori possiedono un audio incriminato, in cui un docente si rivolge alla loro figlia con parole sprezzanti.

Secondo quanto riporta Repubblica, l’insegnante di inglese di Sara, che frequenta una scuola superiore a Firenze si è rivolto alla ragazza, durante una lezione in dad, dicendole:«Vedi di farti accompagnare altrimenti ti spezzo pure l’altra gamba».

Dopo quanto accaduto, i genitori avrebbero provato più volte ad avere spiegazioni dalla preside della scuola, dalla docente e dall’ufficio scolastico regionale ma ora si sono rivolti a un legale per depositare un esposto in procura. “Nostra figlia è rimasta particolarmente scossa dal tono cattivo dell’insegnante, si è sentita additata, accusata di essere un’imbrogliona e di fingere di stare male», ha detto la madre, che tra l’altro insegno nella stessa scuola. «Subito dopo aver ascoltato quelle frasi, pronunciate davanti a tutti i compagni di classe come se la si volesse mettere in ridicolo, ha spento il pc ed è scoppiata a piangere. Non voleva più presentarsi a lezione e ancora oggi ha timore nel ricollegarsi sulla piattaforma».

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«Smetti di stare a casina a coccolarti la gamba»,  si sente dire dalla docente in tono non scherzoso. «Vedi di venire a scuola che ti vogliamo vedere in presenza. Sono sicura che venerdì prossimo la tua gamba starà bene». Mentre la docente insiste si sente una compagna di classe che commenta: “che cattiveria“.

«Ci sarebbe bastato che qualcuno ci chiedesse scusa», dicono  i genitori di Sara. «Anzi, che chiedessero scusa alla nostra bambina. E invece ci siamo trovati di fronte al silenzio più totale. Lei è ancora molto triste, in un tema ha scritto: L’ingiustizia più grande che ho subito? L’indifferenza dei miei insegnanti…».

L’avvocato Pierluigi D’Antonio, legale della famiglia, ha detto: «Per prima cosa hanno scritto una lettera alla dirigente scolastica, poi hanno fatto un esposto all’ufficio scolastico e poi una e-mail alla docente, ma nessuno ha battuto ciglio. Anzi, l’ufficio scolastico, al secondo sollecito, ha risposto che avrebbero dovuto rivolgersi non a loro, ma all’istituto vista l’autonomia scolastica. Ho scritto nuovamente alla preside, che mi ha detto di aver già redarguito la docente. Nessun procedimento disciplinare, solo una pacca sulla spalla e tutto come prima», chiosa.

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Domani i genitori di Sara presenteranno una denuncia: «Sarà la procura ad avviare eventuali indagini e a ipotizzare la tipologia di reato, che può essere la minaccia. Andrà tenuto conto che questa è avvenuta tramite modalità telematica, di fronte a un’intera classe e coinvolgendo una minore per di più con fragilità certificate».

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