Scomparsa di Saman Abbas, Ucoii annuncia la fatwa contro i matrimoni combinati

Continuano senza sosta le ricerche della giovane pakistana Saman Abbas: da questa drammatica vicenda, l’Ucoii annuncia una fatwa contro i matrimoni combinati e contro l’infibulazione.

Saman Abbas - meteoweek.com
Scomparsa di Saman Abbas, Ucoii annuncia una fatwa – meteoweek.com

Continuano le ricerche delle giovane Saman Abbas, 18enne di origini pakistane residente a Novellara (provincia di Reggio Emilia) di cui si sono perse le tracce ormai da diversi giorni. E alla luce della sua scomparsa, seguita alla denuncia della ragazza in merito al matrimonio combinato imposto dai suoi genitori, l’Unione delle comunità islamiche in Italia (Ucoii) ha pubblicato una nota ufficiale in sinergia con l’Associazione Islamica degli Imam e delle Guide Religiose.

Secondo quanto si apprende, dunque, verrà emessa “una fatwa contro i matrimoni combinati forzati e l’altrettanto tribale usanza dell’infibulazione femminile“, dato che si tratta di “comportamenti che non possono trovare alcuna giustificazione religiosa”, e sono “quindi assolutamente da condannare, e ancor di più da prevenire”.

La nota dell’Ucoii: “Non costruiamo odio ma amore”

“Fortunatamente sono episodi che non hanno, per quanto a nostra conoscenza, un’estensione e una frequenza importanti ma sappiamo che all’interno di alcune comunità etniche persistono ancora situazioni e comportamenti lesivi dei diritti delle persone”. Queste le parole rilasciate in una nota ufficiale dall’Unione delle comunità islamiche in Italia (Ucoii), che “respinge con forza questo tipo di concezione della condizione femminile e in generale della vita delle persone: sono comportamenti che non possono trovare alcuna giustificazione religiosa, quindi assolutamente da condannare, e ancor di più da prevenire”.

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“A tal proposito e per rafforzare la sensibilizzazione e aumentare la prevenzione”, spiega ancora l’Ucoii, verrà emessa “in concerto con l’Associazione islamica degli imam e delle guide religiose”,  “una fatwa contro i matrimoni combinati forzati e l’altrettanto tribale usanza dell’infibulazione femminile. Allo stesso tempo rigettiamo qualsiasi speculazione politica di questa triste vicenda che mira ad infangare l’intera comunità islamica italiana. Preghiamo per Saman Abbas che ritorni sana e salva e rivolgiamo un appello alla sua famiglia: non costruiamo odio ma amore partendo dal rispetto della vita”.

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Nel frattempo, non si interrompono le ricerche di Saman Abbas. Secondo quanto è stato finora ricostruito dai carabinieri, l’ultimo avvistamento della 18enne risale al 30 aprile scorso, immortalata da una videocamera di sorveglianza mentre si spostava insieme ai suoi genitori. Le persone attualmente iscritte nel registro degli indagati sono cinque: uno zio, due cugini e i genitori – già partiti per il Pakistan il primo maggio senza la figlia. Per uno dei cugini, invece, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, dato che viene ritenuto coinvolto nell’omicidio della giovane. I pm, infatti, sospettano che la giovane sia stata uccisa dai famigliari dopo il rifiuto del matrimonio combinato.

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