Una donna tedesca di soli 19 anni è stata sequestrata e seviziata da due pachistani in provincia di Roma. Uno dei due aguzzini era il suo fidanzato, da tempo residente in Italia, mentre l’altro un connazionale con precedenti penali. Gli uomini le impedivano di uscire di casa e la costringevano a subire abusi sessuali. In un momento di distrazione la vittima è riuscita a fuggire e a presentare denuncia ai Carabinieri. 
Per due anni una diciannovenne tedesca è stata costretta a subire abusi sessuali da parte del fidanzato, un incensurato di dieci anni più grande, e dal coinquilino, un trentanovenne con precedenti penali. Entrambi erano pachistani da tempo residenti in Italia. La ragazza era arrivata nel Paese insieme al compagno, ma non avrebbe mai creduto che da quel momento la sua vita si sarebbe trasformata in un incubo. L’appartamento di Roma, infatti, era diventata una cella per la vittima, che viveva reclusa e veniva costantemente abusata. Dal 2019, complice l’avvento del Covid-19 e le misure di restrizione dettate dal lockdown, non era riuscita più ad uscire di casa. Se chiedeva il permesso di farlo al compagno, infatti, erano «botte».
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Il dramma si è concluso il 27 maggio scorso. La ragazza, approfittando di un momento di distrazione dei suoi aguzzini, è riuscita ad evadere dall’appartamento in cui i tre abitavano in affitto. Dopo avere attirato l’attenzione di un passante in strada, si è fatta accompagnare al Comando di Carabinieri di Cesano, nella Capitale, e ha presentato denuncia. I due uomini sono stati identificati e arrestati. Il Giudice delle Indagini Preliminari, compresa la gravità della situazione, ha immediatamente convalidato la misura cautelare. Adesso i due stranieri si trovano presso la casa circondariale di Rieti. L’accusa è di sequestro di persona e violenza sessuale.
