Delitto Willy, parte il processo:«C’era la volontà di ucciderlo»

A 9 mesi dall’omicidio di Willy Monteiro a Colleferro, comincia il processo che vede comparire in aula i fratelli Bianchi, Pincarelli e Belleggia. I genitori di Willy chiedono giustizia

Fratelli Bianchi-Meteoweek.com

Giovedì parte il processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, ucciso di botte a Colleferro (Roma). Aveva solo 21 anni. In aula dovranno comparire Mario Pincarelli, Francesco Belleggia e i due fratelli Gabriele e Marco Bianchi. Il processo inizia alla corte d’Assise di Frosinone.

Della violenza del pestaggio ai danni di Willy Monteiro aveva parlato uno degli indagati che mesi dopo, in carcere, era stato intercettato:«Gli so tirato una zampata quando steva per terra». Una frase, intercettata in carcere a Mario Pincarelli, 24 anni, che a lui e agli altri imputati (Francesco Belleggia, 23 anni, Gabriele Bianchi, 26 e Marco Bianchi, 24) è costata l’accusa di omicidio volontario aggravato per motivi futili.

Non si sarebbe trattato dunque di una rissa degenerata al di là delle intenzioni dei responsabili, come  ipotizzava inizialmente la procura di Velletri, ma una volontà di uccidere il ragazzo 21enne. La sera del 6 settembre 2020 all’esterno del pub Due di picche c’era stato un battibecco tra alcuni ragazzi di Paliano, due di Artena, Belleggia e Pincarelli. Pincarelli aveva bevuto e aveva fatto dei commenti volgari su una ragazza dell’altro gruppo e il fidanzato di lei aveva chiesto spiegazioni.

I due si affrontano, se le promettono di santa ragione ma nei fatti non succede gran che finché non appare sulla scena il suv su cui viaggiano i fratelli Bianchi, conosciuti e temuti poiché aggressivi ed esperti di arti marziali. Willy è arrivato sul posto dopo aver finito il suo turno in un ristorante. Vede l’amico Federico Zurma nel mezzo di un parapiglia e si avvicina a lui per farlo allontanare.

Willy Monteiro Duarte – meteoweek.com

Purtroppo, però, non fa in tempo perché i fratelli Bianchi lo assalgono e pestano. Gabriele gli dà un calcio allo sterno che lo piega in due, poi altri colpi col fratello Marco e Willy prova a tirarsi su. Ma non è finita, perché lo colpiscono anche Pincarelli e Belleggia con calci e pugni mentre è a terra e Zurma tenta inutilmente di proteggerlo col suo corpo. Un testimone riporta di aver visto uno dei 4 saltargli addosso alla schiena.

«Colpi sferrati con inaudita violenza da persone esperte ed allenate nonché consapevoli, anche per la sproporzione fisica rispetto alla vittima, della nocività e letalità degli stessi», scrive il gip nell’ ordinanza di custodia in carcere. «Willy Monteiro Duarte, un ragazzo di appena 21 anni e corporatura esile, era semplice spettatore di una discussione che stava volgendo al termine ed era dunque del tutto impreparato all’aggressione. Per circostanze e velocità dell’azione non faceva in tempo a opporre alcuna resistenza». Testimonianze e autopsia permettono di coinvolgere nell’accusa di omicidio tutti i responsabili di quella assurda aggressione.

Willy ha perso la vita a causa di un’azione «coordinata» in seguito alle lesioni a torace e carotide. Secondo i medici legali, tali azioni «risultano entrambi capaci di realizzare la morte per arresto cardio-circolatorio, autonomamente e/o sinergicamente». Il pestaggio, secondo il gip, manifestava la «volontà di affermare, attraverso l’uso brutale della violenza fisica, il loro predominio e la loro supremazia».

Giovedì comincia il processo e i genitori di Willy hanno detto:«Vogliamo giustizia, non vendetta. La violenza e l’odio portano al male».

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