Variante Delta, ecco quali sono le nuove regole per chi entra in Italia

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà un nuovo provvedimento per evitare la diffusione della variante Delta del coronavirus.

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Variante Delta, ecco quali sono le nuove regole per chi entra in Italia – www.meteoweek.com – Credit: Pixabay

La variante Delta del coronavirus – cioè quella inizialmente chiamata “indiana” – continua a diffondersi. Soprattutto in Italia, quinto Paese al mondo per numero di casi. Nel nostro Stato, infatti, il 26 per cento dei contagi è dovuto a questa variante, secondo la stima pubblicata dal Financial Times sulla base delle sequenze genetiche del virus depositate nella banca internazionale di dati genetici Gisaid e dei dati provenienti dall’istituto di ricerca belga Sciensano.

Per questo oggi – lunedì 21 giugno – il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà un nuovo provvedimento per regolare l’ingresso dei turisti in Italia. Sarà quindi in vigore da oggi, anche negli aeroporti romani di Fiumicino e Ciampino gestiti da Adr, l’ordinanza sull’arrivo delle persone dai Paesi dell’Unione Europea e da Stati Uniti, Canada e Giappone, con i requisiti del Certificato Verde.

Il divieto di ingresso

Cambia invece la situazione se non si proviene dall’Ue oppure da Stati Uniti, Canada o Giappone. Per chi arriva da India, Bangladesh e Sri Lanka c’è il divieto di ingresso, mentre coloro che entrano in Italia dalla Gran Bretagna deve obbligatoriamente il tampone in aeroporto, seguito da cinque giorni di quarantena. Questo perché India, Bangladesh, Sri Lanka e Gran Bretagna sono al momento i territori più colpiti dalla variante Delta.

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Il green pass

Gli altri Paesi extra Ue, e i Paesi europei, invece, avranno il libero ingresso in Italia con il Certificato Verde, anche detto Green Pass. Esibendo il documento, infatti, il viaggiatore certifica di essere vaccinato con uno dei sieri approvato dalle agenzie – sia quella italiana che quella europea – per i medicinali. Vale a dire Pfizer, Astrazeneca (ora Vaxzevria), Moderna o Janssen di Johnson & Johnson.

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Per coloro ai quali non è ancora stato somministrato il farmaco, la libertà di movimento è concessa laddove si risulti negativi al tampone antigenico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti al viaggio o si sia guariti dal Covid al massimo da sei mesi.

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