L’immondizia sommerge Roma e le periferie: La città è nel caos a causa della grave emergenza rifiuti

Ennesima netta bocciatura nel trattamento e nella gestione dei rifiuti nella Capitale. Uno «spettacolo indecoroso – definisce la diatriba tra Raggi e Zingaretti , il senatore Maurizio Gasparri, commissario di Forza Italia per Roma Capitale -. Occorreva agire, individuare impianti per lo smaltimento dei rifiuti, prevedere e affrontare con giudizio l’emergenza che si annunciava da mesi».Situazioni degenerate per il caldo, per il lungo ponte festivo prima e per lo sciopero ieri di alcune sigle sindacali.

Emergenza rifiuti a Roma – Meteoweek

La città è invasa da montagne di spazzatura che sommergono i quartieri di Prenestino e Tiburtino, Tor Sapienza e Casal Bruciato fino all’Anagnina, rendendo invivibili numerose strade, come via Virginia, via Niso, via Filippo de Pisis o piazza Balsamo Crivelli. Lo scenario di degrado continua a essere diffuso, con ripercussioni igieniche disastrose. Il problema resta l’individuazione di un sito di smaltimento per Roma: la sindaca Raggi lo vuole ad Albano-Roncigliano, ma i colleghi dei Castelli sono in rivolta e l’iter per la riapertura dell’invaso, già avviato dalla Città Metropolitana, richiede però mesi. La raccolta differenziata in 5 anni è aumentata solo del 2-3% e in forte ritardo si è giunti, dopo tre anni, all’approvazione dei bilanci Ama dal 2017 al 2019.
I tempi stringono e soluzioni a lungo termine vanno trovate entro i 15 giorni dettati dall’ordinanza regionale, che ha stabilito l’invio di 200 tonnellate al giorno alla discarica di Viterbo, in attesa di organizzare il trasferimento in altre regioni. Un tema, quello dell’immondizia, incandescente per la campagna elettorale. Il M5S alza il tiro a difesa della sindaca e chiede al governo di «commissariare la Regione»: «impossibile creare una discarica a Roma, Pisana irresponsabile – sostengono in una nota senatori, deputati ed europarlamentari romani penta stellati -.

Emergenza rifiuti a Roma – Meteoweek

Il problema dei rifiuti è il risultato della strutturale carenza impiantistica in cui versa la Regione. Sull’altro fronte la posizione del governatore Nicola Zingaretti non cambia: ribadisce l’opzione commissariamento del Campidoglio sulla gestione dei rifiuti e risponde anche all’attacco di Carlo Calenda: il candidato sindaco parla infatti di «scaricabarile» tra Regione e Comune e invoca l’intervento di Protezione civile e governo, ma definisce anche «fallito» il piano rifiuti di Zingaretti.

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Immediata e aspra la risposta del presidente della Regione che accusa Calenda di «straparlare senza conoscere i fatti» e di «nutrirsi di polemiche infondate». «Persino il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, ha ritenuto di segnalare a prefetto, governatore e sindaca lo stato di emergenza sanitaria in questo delicato momento di caldo estivo e post-pandemia – aggiunge Benvenuti -. Ennesima netta bocciatura nel trattamento e nella gestione dei rifiuti nella Capitale».

Emergenza rifiuti a Roma – Meteoweek

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Altre critiche per la prima cittadina, i cui risultati per la gestione del settore sono definiti «sconcertanti» da Piergiorgio Benvenuti, già presidente di Ama, oggi nella Consulta Ambiente di Forza Italia a Roma e portavoce del Movimento ecologista ecoitaliasolidale. Su 5 discariche presenti sul territorio, infatti, solo 2 sono attualmente funzionanti. E una chiuderà ad agosto!». «Servono impianti per chiudere il ciclo, efficienza nella raccolta, la Raggi faccia il suo mestiere, la Regione ha aiutato» la posizione invece di Roberto Gualtieri, candidato del centrosinistra a primo cittadino. «Città ostaggio di pattume e ratti», attacca il coordinatore romano della Lega, Alfredo Becchetti, che poi accusa Zingaretti di «aver chiuso Malagrotta senza alternative» e Raggi di «inerzia».

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