Omicidio Nadia De Munari, 4 arresti. Due dei killer la conoscevano

Nadia De Munari era morta lo scorso 24 aprile, assassinata in Perù dove svolgeva la sua attività di missionaria laica. La donna era di Schio (Vicenza)

Nadia De Munari-Meteoweek.com

Quattro arresti in Perù per l’omicidio di Nadia De Munari, missionaria laica italiana morta lo scorso 24 aprile. L’aggressione della donna era avvenuta tra il 20 e il 21 aprile, di notte e la donna non ha retto alla gravità delle ferite riportate. Dei 4 arrestati per il delitto, due erano persone che la conoscevano, interne alla comunità in cui lavorava Nadia.

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La procura di Roma aveva aperto un’inchiesta dando l’istruttoria ai carabinieri Ros in collaborazione con la Fiscalia del Nuevo Chimbote. Quella notte Nadia è morta sotto i brutali colpi sferrati con un machete, nella sua stanza a Nuevo Chimbote. La polizia che da subito aveva compreso che non si trattasse di una rapina, aveva indirizzato le indagini su 15 persone, tra cui 6 minorenni e aveva chiesto all’Operazione Mato Grosso (ente per cui operava Nadia) di fermare l’attività a Nuevo Chimbote, «per non ostacolare le indagini sull’omicidio e per motivi di sicurezza».

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Da quanto ha riportato padre Armando Zappa, parroco della chiesa dell’Assunzione della Vergine Maria di Nuevo Chimbote, Nadia, 50 anni, che si occupava di 5 asili e una scuola elementare nella baraccopoli, «era addolorata e spaventata dalla gravità della situazione dei bambini, si sentiva quasi schiacciata dal peso della loro miseria» e «per la violenza, l’immoralità e le situazioni di abbandono» in cui si trovano. «Padre, non ce la faccio più, il male è troppo forte e distrugge il bene che cerchiamo di fare», aveva rivelato al parroco prima di Pasqua.

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