Green Pass, si va verso il «modello francese»: multe salate per chi non lo ha

In Italia nei prossimi giorni potrebbe essere messo in atto il Green Pass secondo il «modello francese», ovvero con una accezione maggiormente estesa. Esso, infatti, sembrerebbe destinato a diventare obbligatorio per l’accesso a tutti i luoghi pubblici. L’ipotesi, tuttavia, è ancora al vaglio del Governo. Un aspetto sicuro, ad ogni modo, è che se la misura dovesse essere approvata, coloro che frequenteranno i suddetti posti senza avere il certificato saranno costretti a pagare multe salate. Anche per i gestori delle attività scatteranno sanzioni pecuniarie e la chiusura dei locali fino a cinque giorni.

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Il Green Pass potrebbe diventare obbligatorio in tutti i luoghi pubblici – meteoweek.com

La curva epidemiologica del Covid-19 è tornata a salire in Italia. Il virus, nonostante l’andare avanti della campagna di vaccinazione, è tornato a circolare a seguito delle riaperture. Il Governo, per questa ragione, sta valutando alcune nuove misure al fine di evitare una quarta ondata. Il Paese, in tal senso, potrebbe non essere più totalmente zona bianca nelle prossime settimane. I parametri per la classificazione in colori, tuttavia, verranno leggermente modificati. Oltre all’incidenza di casi, avranno importante valenza anche i numeri relativi ai ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ospedalieri. Ma non è tutto. L’obiettivo della politica, infatti, è quello di non andare incontro a nuove chiusure. È per questa ragione che a breve potrebbe essere messo in atto l’utilizzo del Green Pass secondo il «modello francese». Il certificato potrebbe diventare obbligatorio in tutti i luoghi pubblici, come imposto da Emmanuel Macron. Dai mezzi di trasporto alle palestre, fino a ristoranti e negozi. La questione, ad ogni modo, è ancora da discutere.

Il Green Pass alla «francese»

Il Green Pass, secondo il «modello Macron», è obbligatorio in qualsiasi luogo in cui sussiste il rischio di non riuscire a rispettare il distanziamento sociale. Esso, nel caso in cui la misura venisse attuata, dovrà essere mostrato per salire a bordo dei mezzi di trasporto oppure per entrare in locali come i cinema, i teatro o le sale da concerto, nonché gli stadi e i palazzetti. Anche per frequentare una palestra, una piscina o una discoteca – se e quando riapriranno – bisognerà essere immuni (tramite vaccino o guarigione) oppure avere effettuato un tampone nelle quarantotto ore antecedenti. Al fine di evitare la circolazione del virus – ed in particolare della variante Delta – il Governo intende anche concedere il certificato esclusivamente a coloro che hanno ricevuto entrambe le dosi del siero contro il Covid-19. La filosofia alla base delle nuove restrizioni è quella di concedere libertà a coloro che non corrono rischi e, al tempo stesso, convincere la popolazione ad aderire alla campagna di vaccinazione.

Un nodo al vaglio del Governo, tuttavia, riguarda la questione relativa ai controlli. Essi, per privacy, possono essere effettuati soltanto dalle forze dell’ordine. I gestori dei locali, nonostante ciò, dovranno occuparsi di verificare che i clienti abbiano il Green Pass. Le modalità sono ancora da comprendere. Quel che è certo è che coloro che non avranno il certificato da esibire saranno costretti a pagare una multa da 400 euro, ridotti a 260 se la contravvenzione viene pagata entro il quinto giorno. Per le attività che abbiano autorizzato l’ingresso ai soggetti in questione, invece, scatterà la chiusura per un massimo di cinque giorni. Le suddette misure sono state inserite nella bozza del nuovo decreto contro il Covid-19. Il Consiglio dei Ministri utile a dargli il “via libera” dovrebbe svolgersi giovedì prossimo.

Il nodo ristoranti

I ristoranti – soprattutto quelli al chiuso – saranno tra i luoghi inaccessibili a coloro che non hanno il Green Pass? Ancora non è dato saperlo. La politica sta mettendo in atto un braccio di ferro sulla questione. Alcuni esponenti ritengono che ciò sia di difficile utilizzo, mentre altri credono che l’attuazione di tale misura possa spingere la popolazione a tornare ad andare nelle attività di ristorazione, sentendosi maggiormente al sicuro. La decisione, tuttavia, si avrà soltanto a seguito della discussione in cabina di regia con il Premier Mario Draghi.

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Per andare a ristorante potrebbe diventare obbligatorio il Green Pass – meteoweek.com

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Il ritorno della zona gialla

Con l’avvento del nuovo decreto l’Italia potrebbe tornare a colorarsi di giallo. Le misure di restrizione ricomincerebbero a vincolare alcune regioni già tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Le regole saranno quelle già applicate nei mesi scorsi, ad eccezione che per il coprifuoco. Esso continuerà ad essere assente, ma la popolazione sarà costretta a indossare nuovamente la mascherina all’aperto. Nei ristoranti tornerebbe il limite di quattro persone allo stesso tavolo al chiuso. Capienza ridotta anche per stadi e palazzetti. Il limite massimo sarà di 1000 spettatori all’aperto e di 500 al chiuso. Da comprendere, invece, cosa accadrà alle feste. Esse potrebbero essere ancora una volta bloccate. Il settore eventi, in tal senso, torna a tremare.

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