È morto Gino Strada, il fondatore di Emergency: aveva 73 anni

«Quest’idea imbecille d’una società violenta e rancorosa, che ti spinge a trovare chi sta peggio di te e a dargli la colpa dei tuoi guai. Mai uno di loro che punti il dito su quelli che stanno meglio, eh?»
(Gino Strada in un’intervista al Corriere della Sera.

Gino Strada – MeteoWeek

È morto Gino Strada. Il fondatore di Emergency aveva 73 anni e soffriva di problemi di cuore.

Gino Strada, insieme alla moglie Teresa Sarti, e ad un gruppo di colleghi, è fondatore di Emergency, una Ong nata 25 anni fa, un’associazione umanitaria internazionale per curare le vittime della guerra. L’associazione, dalla sua fondazione, ha fornito assistenza gratuita a oltre 6 milioni di pazienti in 16 paesi del mondo e ha costruito ospedali e posti di primo soccorso in 18 Paesi.

 

Il ricordo di Emergency

Vauro: non trovo parole per dire il dolore

“Gino Strada se n’è andato. Capitava. Ci capitava , in Afghanistan come in Iraq, come in tanti luoghi di guerra, di restare senza parole davanti all’orrore ed alla sofferenza. A volte insieme le cercavamo per denunciare il crimine che è la guerra. Dovevamo trovarle e le trovavamo. Io invece oggi non ne trovo per dire il dolore che la scomparsa di Gino mi provoca dentro. Non le trovo perché non possiamo più cercarle insieme. Addio caro Gino”. E’ quanto scrive Vauro Senesi sui social ricordando l’amico scomparso oggi.

Speranza: sua lezione è difendere l’uomo

“Difendere l’uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Questa la lezione più bella di Gino Strada che non dobbiamo dimenticare mai. La mia vicinanza ai suoi cari e a tutta @emergency_on”: lo ha scritto il ministro della Salute Roberto Speranza su Twitter ricordando il fondatore di Emergency scomparso oggi.

Nardella, che la terra ti sia lieve

“‘I diritti degli uomini devono essere diritti di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi’. Che la terra ti sia lieve Gino Strada”. Lo ha scritto su Twitter Dario Nardella, sindaco di Firenze, appresa la notizia della scomparsa del fondatore di Emergency.

 

de Magistris: perdiamo lottatore diritti umani

“Con Gino Strada perdiamo un lottatore per i diritti umani, un combattente per la giustizia, una persona che con la sua competenza e la sua umanità si è sempre battuta per i più fragili per costruire ponti di fratellanza universale.” E’ il messaggio di cordoglio del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris

Sala: in giugno celebrato suo matrimonio

“Se ne è andato un caro amico, Gino Strada. Gli volevo bene e lui ne voleva a me. In giugno avevo celebrato il suo matrimonio con la dolce Simonetta, una cerimonia riservata come loro desideravano”. Così il sindaco di Milano Beppe Sala ricorda su Instagram il fondatore di Emergency. “Di Gino si può pensare quello che si vuole, ma una cosa è certa: ha sempre pensato prima agli altri che non a se stesso. Mi e ci mancherai”, aggiunge Sala.

L’Italia perde un grande medico e un grande uomo

“Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Gino Strada che ho conosciuto e stimato per la generosità delle sue idee e la forza delle sue azioni. Ha dedicato tutta la sua vita alla cura degli altri portando con Emergency la sua opera umanitaria nelle zone di guerra e dei conflitti perenni, aiutando e sostenendo con grande professionalità le persone più fragili e più povere”. Il ricordo di Romano Prodi.

“Ha sempre saputo affermare -ricorda l’ex premier- la sua contrarietà alla guerra attraverso la sua profonda umanità, unita ad una straordinaria competenza. Oggi il nostro Paese perde una grande medico e un grande uomo. Sono vicino alla figlia, ai suoi collaboratori e a tutti coloro che gli hanno voluto bene”.

Il ricordo di Enrico Mentana

Caritas: ci ha insegnato metterci da parte ultimi

“Da lui abbiamo imparato a metterci tutti dalla parte degli ultimi della terra con il coraggio di denunciare le cause della povertà, in particolare quelle provocate dalle guerre e dal traffico delle armi”. Così la Caritas Ambrosiana ha ricordato Gino Strada: “Grazie al suo impegno per la cura dei feriti e delle vittime dei conflitti, in ogni angolo del pianeta, ci ha insegnato che lottare per i diritti di tutti è fondamentale per costruire una vera famiglia umana. Grazie Gino, – conclude la nota – ci mancherai!”.

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