Lorenzo muore a 19 anni per shock anafilattico: ha ingerito per errore un crostaceo

Lorenzo Maio, 19 anni, è morto nella provincia di Torino per uno shock anafilattico. Il ragazzo lavorava come cameriere a Rivara e sapeva bene di essere allergico ai crostacei. Nel corso del pranzo con i colleghi ha addentato il raviolo sbagliato, subito sputato. Non è bastato, tuttavia, ad evitargli il peggio. Il giovane è arrivato in ospedale in condizioni disperate. I medici non sono riusciti a salvarlo.

Lorenzo maio shock anafilattico
Lorenzo Maio, morto per shock anafilattico – meteoweek.com

Un errore di distrazione ha causato la morte di Lorenzo Maio. Il ragazzo di 19 anni era allergico ai crostacei. Ieri, durante un pranzo con i colleghi con cui prestava servizio catering, ha addentato per sbaglio un raviolo ai gamberetti. Immediatamente, dopo essersene accorto, lo ha sputato, ma ormai era troppo tardi. Lo shock anafilattico era già in corso. Inizialmente ha tentato di riprendere fiato con il Ventolin, poi la corsa al pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè. Il quadro clinico era già complesso, tanto che i medici decidono di trasferirlo al Giovanni Bosco di Torino. Lì il giovane ha trascorso quasi una settimana, prima di spirare. I medici hanno fatto di tutto per salvarlo, ma nella notte non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

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Ne era consapevole”, dice il padre Salvatore, gestore di una attività di ristorazione a Cuorgnè, in Canavese, in merito alla allergia ai crostacei di Lorenzo Maio. “Sapeva di esserlo da quando era un bambino e, in passato, era già successo che fosse stato male. Gli si gonfiavano occhi e labbra. Non capiamo come sia accaduto”. Una prima ipotesi è che abbia scambiato i vassoi, credendo di prendere il raviolo tra quelli di carne o di verdure. Gli accertamenti dei Carabinieri, in tal senso, andranno avanti nei prossimi giorni. I funerali del diciannovenne si svolgeranno martedì prossimo alle 14,45 nella chiesa parrocchiale della città di origine. A piangere il diciannovenne anche la madre Monica e la sorella Alessia, nonché tutta la provincia di Torino.

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