Covid, Vaia (Spallanzani):«Bisogna vaccinare 85% cittadini»

Secondo il direttore dello Spallanzani, per sconfiggere il Covid ci vogliono «mix vaccini e anticorpi monoclonali»

Francesco Vaia-Meteoweek.com

Intervistato da Libero, il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia spiega che «vaccinare l’80% degli italiani entro settembre, come dice il generale Figliuolo, è un obiettivo realistico, anche perché i dati della campagna nazionale ci dicono che siamo a buon punto. Però io alzerei un po’ l’asticella». Poi aggiunge:«Faccio questo lavoro da tanti anni e mi azzarderei a suggerire che, per stare tranquilli, dovremmo raggiungere una soglia almeno dell’85%. Abbiamo raggiunto tanti buoni risultati con la vaccinazione di massa, questo sarà l’ennesimo. Tuttavia le questioni sono altre».

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Il direttore dello Spallanzani ritiene che per contrastare il Coronavirus il percorso è quello di servirsi di «mix vaccini e anticorpi monoclonali. Però dobbiamo abbattere i prezzi e non farli solo in ospedale. Il premier Draghi ha l’autorevolezza per spingere l’industria europea in questo senso, penso sia importante». 

Parlando di una terza dose di vaccino, Vaia afferma di non escluderla «in maniera pregiudiziale. Dico solo che sarebbe meglio capire prima qual è la memoria cellulare e immunologica delle nostre cellule. E, soprattutto, andare a vaccinare quei Paesi che al momento hanno raggiunto appena la soglia del 4% della popolazione immunizzata». 

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Vaia spiega inoltre che vaccini e monoclonali non sono sufficienti per sconfiggere definitivamente il Covid, «è evidente che serve anche una risposta di sistema. Abbiamo visto che il distanziamento fisico e la mascherina funzionano, non possiamo pensare a un liberi tutti». Il punto, però, è che dopo tutto questo tempo le persone hanno voglia di uscire e ora si tornerà a scuola in presenza. Su questo Vaia precisa che «occorre entrare nell’ottica che servono spazi adeguati e bisogna intervenire sugli impianti di condizionamento», anche sui mezzi pubblici. «Non basta l’80% dell’occupazione delle metro. Bisogna lavorare su queste cose», chiosa.

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