Minimi meriti | Il Vangelo di oggi Giovedì 26 Agosto 2021

Gesù ci chiede dei minimi meriti, che consistono principalmente nell’averlo riconosciuto, o quanto meno di esser vissuti secondo carità

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Liturgia di oggi Giovedì 26 Agosto 2021

  • GIOVEDÌ DELLA XXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO DISPARI

Signore, tendi l’orecchio, rispondimi.
Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida.
Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. (Sal 85,1-3)

Prima Lettura

Il Signore vi faccia sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
1Ts 3,7-13

Fratelli, in mezzo a tutte le nostre necessità e tribolazioni, ci sentiamo consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede. Ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore.
Quale ringraziamento possiamo rendere a Dio riguardo a voi, per tutta la gioia che proviamo a causa vostra davanti al nostro Dio, noi che con viva insistenza, notte e giorno, chiediamo di poter vedere il vostro volto e completare ciò che manca alla vostra fede?

Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il Signore nostro Gesù guidare il nostro cammino verso di voi!
Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale – Dal Sal 89 (90)

R. Saziaci, Signore, con il tuo amore.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte. R.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi! R.

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda. R.

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Il Vangelo di oggi Giovedì 26 Agosto 2021

Tenetevi pronti.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 24,42-51

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.

Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.

Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

Parola del Signore.

Minimi meriti |Il commento al Vangelo di oggi Giovedì 26 Agosto 2021

Se ognuno di noi sapesse quando sarà il momento ultimo di incontro di Dio, si preparerebbe con accortezza e non si lascerebbe cogliere impreparato. In quel caso mancherebbe però quella prova di fedeltà richiesta e propria solo a chi, pur se ignaro del momento dell’incontro, conducesse una vita buona, sana, e non dedita ai bagordi e ad ogni disobbedienza e dissolutezza rispetto ai comandamenti e ai valori d’amore che Gesù ci ha insegnato.


Il commento al Vangelo di ieri


Gesù ci chiede di avere anche solo dei “minimi” meriti per poter partecipare al suo abbraccio eterno di Padre, che consistono principalmente nell’averlo riconosciuto, o quanto meno di esser vissuti secondo carità. Il servo malvagio è chi, pur avendo incontrato Gesù, non prende sul serio la sua predicazione e approfitta della sua misericordia per darsi ai bagordi nella sua vita, che sembra lunga e prosperosa: eppure nessuno sa né il giorno né l’ora in cui saremo tenuti a render conto.

Vogliamo forse esser giudicati come gli ipocriti, coloro che pensano di prendere in giro Dio con ogni formalità, mentre nel cuore non hanno amore per nessuno? Gesù ci invita a guardarci da entrambi questi atteggiamenti.

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