Alitalia, nuovo vertice Ita-sindacati, a settembre incontro a Ministero Lavoro su cig

Settimana importante per Ita, nuova compagnia aerea che sostituirà Alitalia. Oggi un nuovo vertice interlocutorio

Alitalia-Meteoweek.com

Questa sarà una decisione per decidere in merito al decollo di Ita, nuova compagnia aerea che andrà a sostituire Alitalia. Dopo le riunioni tenutesi la scorsa settimana tra sindacati e Ita, oggi si terrà un nuovo vertice che dovrebbe essere ancora interlocutorio. Si tratta di un incontro che segue alla richiesta dei sindacati di una rapida convocazione in vista del 15 ottobre, data in cui partiranno le operazioni di Ita.

Nella lettera firmata da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, si legge:«Da metà luglio 2021, a seguito delle intese fra il Governo italiano e la Commissione europea,  si è avviato l’iter che porterà, il 15 ottobre 2021, all’operatività di Ita. Per gli effetti che conseguentemente si determineranno, in Alitalia in amministrazione straordinaria e in Cityliner in amministrazione straordinaria, la tenuta occupazionale di circa 10.500 lavoratori diretti delle due società in parola e di altrettanti lavoratori indiretti ( in assenza di opportune iniziative e azioni), diventa sempre più a rischio».

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Ecco perché i sindacati ritengono che il vertice “non sia più procrastinabile“. Nella lettera, i sindacati sottolineano l’importanza di avviare la compagnia “nel migliore dei modi“, ragion per cui «non possiamo accettare che questo nuovo vettore non negozi, con regole stabilite a monte, il contratto collettivo Nazionale di lavoro con le parti sociali».

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Secondo i sindacati, Ita «sta dimostrando di non voler definire regole per la gestione delle trattative e se il buongiorno si vede dal mattino, il passo successivo sarà continuare ad agire in maniera unilaterale, per cui Ita punterà (come ha già preannunciato nella lettera inviata ai sindacati il 23 agosto scorso) ad applicare un regolamento particolarmente penalizzante per le lavoratrici e i lavoratori come se la società fosse una indefinita ‘startup’. Con queste premesse la nuova azienda nascerà col piede sbagliato e non ci sarà quindi il netto cambio di passo che tutti dicono di volere». 

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