Elezioni Roma, Pippo Franco porta bene a Michetti. Ma è corsa contro il tempo per le liste

Secondo gli ultimi sondaggi, in testa per le amministrative a Roma ci sarebbe Enrico Michetti. Ma è corsa contro il tempo per la presentazione delle liste. 

Sarà stato Pippo Franco a portare bene ad Enrico Michetti? Probabile. Il comico è definitivamente sceso in campo per le prossime amministrative a Roma e i riflettori si sono accesi, tanto da portare bene proprio a Michetti. Facciamo ordine. L’ultimo ingresso nella lista civica in appoggio a quest’ultimo, candidato del Centrodestra nella corsa al Campidoglio, è stato proprio quello di Pippo Franco. Il comico, 80 anni, attore e cabarettista romano, ritenta la candidatura già tentata nel 2006 quando si candidò, sempre con il centrodestra, per il Senato nella lista della Democrazia Cristiana per le Autonomie. La Lista ottenne un misero lo 0,7%. Il secondo tentativo arrivò nel 2013, quando ottenne 205 voti alle primarie interne di Fratelli d’Italia, ancora per l’elezione del Sindaco di Roma. Le amministrative del prossimo 3 e 4 ottobre rappresentano il terzo tentativo.

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Sta di fatto che la candidatura di Pippo Franco avrebbe portato bene a Michetti. Secondo Roberto Baldassari, direttore generale di Lab210, che ha realizzato per affariitaliani.it un sondaggio per capire gli orientamenti di voto nelle grandi città, il candidato del centrodestra a Roma in ticket con Simonetta Matone staccherebbe di diversi punti gli avversari. Dietro Roberto Gualtieri del Partito Democratico, dato precedentemente per vinto, con un distacco è di circa sette punti percentuali; terza Virginia Raggi, sindaca del Movimento 5 Stelle, che però ha ancora chance di recuperare terreno per sperare di andare al ballottaggio. Fuori dalla pole position Carlo Calenda, che non avrebbe speranza secondo gli ultimi sondaggi.

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I nomi

A Roma, i principali candidati sono quattro: Enrico Michetti, candidato del centrodestra; Roberto Gualtieri; candidato del centrosinistra; Virginia Raggi, sindaca uscente e candidata del Movimento 5 stelle; Carlo Calenda ex ministro e leader di Azione. Accanto a questi nomi, forse più conosciuti, ci sono anche nomi più nuovi: Micaela Quintavalle, ex sindacalista di CambiaMenti ed ex autista Atac, candidata del Partito Comunista di Marco Rizzo; Fabiola Cenciotti, candidata del Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi;  Margherita Corrado, candidata del progetto Attiva Roma; Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay; Andrea Bernaudo, candidato dei Liberisti italiani; Monica Lozzi, candidata con Revoluzione Civica; Paolo Berini, sostenuto dalla sinistra; Rosario Trefiletti, candidato con l’Italia dei Valori.

Corsa contro il tempo

Enrico Michetti, tuttavia, è partito per ultimo in ordine di tempo nella corsa elettorale. Capolista sarà Simonetta Matone, ma per la lega è in lizza anche la deputata Barbara Saltamartini. Non c’è ancora un nome che guiderà la civica per Michetti nonostante il tempo stringa. Infatti, tra una settimana – il 4 settembre – si chiudono le liste a sostegno dei candidati sindaco in Campidoglio. Se c’è chi è avanti, qualcun altro deve ancora completare le sue liste. Venerdì, il PD ha ufficializzato che a guidare la sua lista a sostegno di Roberto Gualtieri sara’ Sabrina Alfonsi, seguita da Ubaldo Righetti e Stefano Marongiu. La lista civica sarà guidata da Monica Lucarelli; ma a sostegno di Gualtieri ci sono anche Roma Futura e Demos. 5 invece le liste civiche già chiuse a sostegno della ricandidatura di Virginia Raggi, tra cui Roma Ecologista, Donne, Sportivi per Roma e Roma Decide. Carlo Calenda sarà sostenuto da una lista unica, con capolista Annalisa Scarnera. Tra i nomi anche Dario Nanni, consigliere capitolino Pd; Luigia Luciani; Flavia De Gregorio, consigliera municipale di Azione.

Calenda e i musei

Intanto, ha lasciato non poca perplessità la proposta di Calenda di spostare gli uffici del comune dal Campidoglio per creare un unico museo, uno spazio espositivo dove concentrare le collezioni per ricostruire la Storia di Roma. Le collezioni, infatti, sono sparse in musei poco visitati. Insomma, l’idea di Calenda è di creare un grande museo della storia di Roma, che riunisca le collezioni, conservate al Museo Nazionale Romano, al Museo di Roma, al Museo della Civiltà Romana, Centrale Montemartini. Tante le ambizioni: “Il Campidoglio potrebbe diventare il più grande Museo di Roma, superando i musei Vaticani e avvicinandosi notevolmente alle dimensioni di altri grandi musei internazionali come il Louvre di Parigi”, ha detto Calenda. Insomma, il Campidoglio sarebbe un’unica grande area museale per risaltare le bellezze e la storia di Roma.

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