Elezioni regionali in Calabria, è corsa a quattro

I calabresi torneranno alle urne dopo poco più di un anno a causa della scomparsa prematura di Jole Santelli, eletta il 26 gennaio 2020

/Getty Images)

La corsa alla presidenza della Regione Calabria è ormai alle ultime battute. Si vota tra un mese circa, precisamente il 3 e il 4 ottobre. Sarà una giornata importante per la politica italiana perchè negli stessi giorni si rinnoveranno anche i vari consigli comunali tra cui alcuni delle grandi città. In Calabria si vota a causa della scomparsa prematura della governatrice Jole Santelli che fu eletta il 26 gennaio del 2020. E’ corsa a quattro in Calabria per la poltrona di governatore. Roberto Occhiuto, Amalia Bruni, Luigi de Magistris, Mario Oliverio si sfideranno in questa tornata elettorale dall’esito non molto scontato. Jole Santelli, sostenuta dal centrodestra, venne eletta con il 55% dei consensi. In questi nove mesi, la gestione del governo regionale è stata nelle mani di Nino Spirlì, vice presidente leghista, che il centrodestra ripropone con Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera. Il lockdown e la pandemia hanno fatto slittare di alcuni mesi le votazioni che si terranno con le amministrative.

Centrodestra unito, centrosinistra diviso

Per quanto riguarda lo scenario politico e i quattro candidati, il centrodestra è compatto con Occhiuto. Il centrosinistra, invece, escluso l’asse Pd-5s che è comunque in via sperimentale a livello locale rispetto all’alleanza più salda sul profilo nazionale, ha molte frammentazioni. La candidata giallorosa è Amalia Bruni neurologa di Lamezia Terme (Cz), nota per le ricerche sull’Alzheimer del suo centro di neurogenetica.

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Ma sulla sponda sinistra c’è la pesante candidatura del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che in Calabria piuò godere di buoni consensi grazie al suo passato da Pubblico Ministero di Catanzaro. Al suo fianco ci sono sette liste espressione della sinistra radicale e della società civile. Fra i sostenitori di de Magistris, l’ex sindaco di Riace, Domenico Lucano, noto per le sue iniziative a beneficio dei migranti.

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Sempre a sinistra c’è l’incognita Oliviero, ex esponente del Pd che ha deciso di candidarsi da solo dopo dei dissidi con il suo partito. Non sono pochi tuttavia coloro che credono ad un passo indietro di Oliviero visto che alcuni suoi fedelissimi sono passati a sostenere Bruni.

 

 

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