Trizzino (Gruppo Misto): “Green Pass obbligatorio anche in Parlamento”

Giorgio Trizzino (Gruppo Misto): “Rendere il Green Pass obbligatorio anche in Parlamento”. Nel frattempo sono stati ritirati gli emendamenti sulla certificazione verde, si attende ora la discussione parlamentare. 

Trizzino green pass - meteoweek.com
Trizzino, “Green Pass in Parlamento” (foto di archivio) – meteoweek.com

Acceso il dibattito sulla questione Green Pass. Secondo quanto viene reso noto da fonti parlamentari, nella mattinata di oggi tutti i partiti della maggioranza, compresa la Lega, hanno ritirato gli emendamenti al dl Green Pass all’esame dell’Aula della Camera. Non sarà dunque necessario ricorrere al voto di fiducia sul decreto legge Covid (che contiene le norme sul Green Pass), e si procederà con la discussione parlamentare.

Nel frattempo, però, dal Gruppo Misto viene avanzata la proposta di introdurre l’obbligo di certificazione verde anche in Parlamento. “Mi auguro che il Green Pass venga reso obbligatorio anche in Parlamento. Sarebbe un buon esempio per gli italiani e darebbe un segnale di fiducia nei confronti del vaccino che rimane l’unica arma efficace per contrastare la diffusione del Covid 19. I politici hanno il dovere di essere di esempio e le parole del Presidente Mattarella indirizzano in tal senso. Dunque chiedo al Presidente Draghi di adottare questo provvedimento che sarà apprezzato da tutti”, ha infatti sottolineato il deputato Giorgio Trizzino.

Il Green Pass spacca il centrodestra

Il partito del Carroccio, unica forza di maggioranza ad aver presentato emendamenti aggiunti a quelli dell’opposizione contro la certificazione verde, ha ritirato gli emendamenti (circa 50) al decreto Green Pass, approvato lo scorso 6 agosto, all’esame dell’Aula della Camera. A ritirarli sono stati anche gli altri partiti di maggioranza, fatto che porterà ora la discussione in Parlamento. La Lega, unendosi al coro di Fratelli d’Italia, insiste piuttosto sui tamponi gratuiti e definisce un secco “no a qualsiasi tipo di obbligo”.

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“Come Lega stiamo insistendo sui tamponi gratuiti soprattutto i minori, i disabili, per le famiglie con figli che non possono spendere 30 euro a tampone per due o tre figli”, ha spiegato il leader Matteo Salvini ai cronisti che lo hanno raggiunto fuori dal Senato. Per il segretario del Carroccio, dunque, non va imposto alcun obbligo, “visto che gli italiani già in 40 milioni hanno volontariamente, liberamente e positivamente scelto di vaccinarsi”.

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Il Green Pass, però, spacca il centrodestra. Se da un lato il partito leghista abbraccia la linea d’opposizione di Fratelli d’Italia, la ministra Mara Carfagna prende le distanze da entrambi, sposando invece la prospettiva del governo. “Non possiamo permetterci altre chiusure”, ha spiegato infatti al Corriere della Sera. “Il mio centrodestra crede nella scienza, non possiamo permetterci di richiudere scuole e imprese. La strategia del governo è molto chiara”, ha poi ribadito.

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