Covid, Israele: oltre 10mila nuovi casi, sale al 6% il tasso di positività

Covid, in Israele si registrano oltre 10mila nuovi casi. Aumenta il tasso di positività, con una media delle nuove infezioni giornaliere pari a 8.000 casi. 

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Covid, in Israele aumento dei contagi – meteoweek.com

Sale la curva di contagi da coronavirus in Israele. Il Paese ha registrato più di 10mila nuovi casi nelle ultime 24 ore. A riferirlo sono le autorità sanitarie locali, che sottolineano come il tasso di positività sia ora salito al 6,09%. Secondo quanto viene riportato dagli ultimi bollettini ufficiali, diffusi dal ministero della Salute, sarebbero 10.774 le persone risultate positive al test per il Covid-19. Con 82.028 casi attivi nel Paese, si contano 1.117 ricoverati (di cui 687in gravi condizioni). In Israele, però, sono più di 2,9 milioni i vaccinati che hanno già ricevuto una terza dose.

Numeri senza precedenti

Secondo quanto viene riferito dalle autorità sanitarie locali, i dati mostrano che il 54,4% dei nuovi casi di Covid-19 registrati riguarda israeliani di età inferiore ai 19 anni – solo il 3,9% dei positivi ha età superiore ai 60 anni. Il tasso di contagiosità da Covid-19 in Israele, che è aumentato negli ultimi giorni, si assesta a 1,01. Il direttore generale del ministero della Sanità, il prof. Nachman Ash, ha affermato che la morbilità durante l’attuale ondata di infezioni ha superato tutti i record precedenti, e ha confessato di essere sorpreso da un trend del genere – dato che, secondo quanto precedentemente pronosticato dalle autorità, si prevedeva un calo più netto dei casi.

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“Mentre la scorsa settimana abbiamo visto una chiara tendenza al ribasso, negli ultimi giorni abbiamo assistito a una battuta d’arresto, con il numero R che si aggira intorno a 1”, ha spiegato Ash alla commissione per la costituzione, la legge e la giustizia della Knesset. Il professore ha poi affermato che la media delle nuove infezioni giornaliere è di 8.000 – con i casi più gravi che si assestano attorno ai 700, di cui 190 sono i pazienti che finiscono in ventilazione. Dei numeri, questi, senza precedenti nelle ultime tre ondate.

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“Guardando il quadro più ampio, è impossibile dire se c’è un netto arresto all’aumento della morbilità”, ha poi spiegato il professore, sempre contestualmente alla commissione. E ha infine aggiunto che spera di vedere presto un calo effettivo e perpetuo dei contagi, nonostante i vari ed eventuali assembramenti di massa provocati dalle festività ebraiche.

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