Impedisce l’ingresso nel negozio ai clienti senza mascherina: massacrato di botte e rapinato

Un commerciante ha impedito l’ingresso nel suo negozio a dei clienti sprovvisti di mascherina. Viene massacrato di botte e rapinato.

Aveva impedito l’accesso al suo negozio ad alcuni clienti, che non indossavano la mascherina. Per questo motivo, un commerciante è stato vittima di un vero e proprio agguato a Roma, nei pressi della stazione ferroviaria Trastevere.

Commerciante impedisce l’ingresso nel negozio ai clienti senza mascherina, subisce un agguato

Il commerciante, un cinese di 33 anni proprietario di un negozio di elettronica sulla circonvallazione Gianicolense, si trovava insieme alla moglie e ai figli di tre e sette anni, quando alcuni clienti hanno provato ad entrare senza mascherina. Dopo aver invitato i clienti a indossare la mascherina, l’uomo era stato insultato e minacciato.

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Dopo aver chiuso il negozio, l’uomo era andato a prendere la sua auto posteggiata in piazzale Flavio Biondo e qui ha trovato i clienti, pronti a tendergli un agguato. Ad aggredirlo per primo è stata una donna, spalleggiata da due uomini. Il marito è stato minacciato con un taglierino ed è stato costretto a consegnare uno smartwatch e gli auricolari del telefono dopo essere stato picchiato, riportando la frattura delle ossa nasali con una prognosi di 30 giorni.

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La vicenda era stata denunciata ai carabinieri di Porta Portese che, dopo lunghe indagini, raccolta di testimonianze e acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, sono riusciti a ricostruire tutte le fasi dell’aggressione e a dare un nome ed un volto ai presunti colpevoli. La Procura della Repubblica di Roma, concordando con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha richiesto dal Gip del Tribunale di Roma un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti degli indagati. Si tratta di un romano di 44 anni, una donna originaria della provincia di Avellino, nella Capitale senza fissa dimora, di 30 anni e un afghano di 30 anni, tutti con precedenti. Le accuse sono di rapina aggravata in concorso, lesioni personali aggravate in concorso e porto abusivo di armi. I tre sono in carcere e un quarto soggetto, loro complice, è ricercato.

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