Save the children:«20mila bambini rifugiati senza istruzione per negligenza governo greco»

Save the children denuncia la mancata istruzione di oltre 20mila bambini rifugiati per la negligenza del governo in Grecia. Ecco cosa sta accadendo 

Bimbi rifugiati-Meteoweek.com

Save the Children denuncia la mancata istruzione dei bambini rifugiati in Grecia. Secondo l’organizzazione, il Paese starebbe negando loro il diritto all’istruzione. Nonostante la Grecia abbia avuto milioni di euro per finanziare l’istruzione e abbia assicurato il suo impegno nel far studiare circa 20mila bambini, a detta di un rapporto di Save the Children e Gcr, meno del 15% dei bimbi che si trovano nei campi profughi va a scuola.

Maggiore esclusione riguarda i bambini afghani e iracheni, che hanno il livello di istruzione più basso e oltre un terzo di loro non è mai andato a scuola. Save the children e Gcr chiedono l’intervento del governo greco e della Ue per trovare una soluzione. Come conseguenza della diffusione del Covid si sono accentuate diverse problematiche tra cui mancanza di personale, assenza mezzi di trasporto e una comunità ostile. Nel 2015, con l’aumento degli arrivi di richiedenti asilo, l’Ue ha inviato milioni di euro a supporto della Grecia.

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Hani, 9 anni, siriano, racconta a Save the children:«Nel campo non vado a scuola, il che è negativo. Ma non ci sono scuole, [nel campo] non c’è niente… È sporco e ogni giorno c’è qualche problema».

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«La Grecia ha un problema cronico con l’educazione dei bambini rifugiati. Anche prima del Covid-19, meno di un terzo dei bambini rifugiati e migranti era effettivamente iscritto e frequentava la scuola. L’attuale governo greco non tiene nemmeno un conteggio, quindi la gravità di questa crisi rimane nascosta e non prioritaria» ha affermato Daniel Gorevan, Senior Advocacy Advisor dell’organizzazione Save the Children.

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