Covid, sondaggio Unicef: “Un giovane su 5 si sente depresso”

L’Unicef ha realizzato un sondaggio in merito al Covid, sostenendo che almeno 1 giovane su 5 si sente depresso dall’inizio della pandemia.

Secondo i primi risultati di un sondaggio internazionale condotto tra bambini e adulti dall’Unicef e da Gallup in 21 paesi: “Una media di 1 giovane su 5 tra i 15 e i 24 anni ha dichiarato di sentirsi spesso depresso o di avere poco interesse nello svolgimento di attività”.

Unicef, l’impatto del Covid su bambini e adolescenti è senza paragoni

Mentre il Covid-19 entra nel suo terzo anno,” l’impatto sulla salute mentale e il benessere dei bambini e dei giovani continua a farsi sentire”, rimarca l’Unicef. Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Unicef, a livello globale, almeno 1 bambino su 7 è stato direttamente colpito dai lockdown, mentre più di 1,6 miliardi di bambini hanno perso parte della loro istruzione.

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“L’interruzione della routine, dell’istruzione, delle attività ricreative, così come la preoccupazione per il reddito familiare e la salute, rende molti giovani spaventati, arrabbiati e preoccupati per il loro futuro”, ha evidenziato il sondaggio condotto da Unicef. Un  report condotto online in Cina all’inizio del 2020, invece, aveva rivelato che circa un terzo degli intervistati si sentiva spaventato o in ansia.

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Le problematiche di salute mentale diagnosticate, tra cui Adhd, ansia, autismo, disturbo bipolare, disturbo della condotta, depressione, disturbi alimentari, disabilità intellettiva e schizofrenia, possono danneggiare significativamente la salute dei bambini e dei giovani, l’istruzione, i risultati nella vita e la capacità di guadagno”, denuncia l’Unicef.

Sebbene l’impatto sulla vita dei bambini sia incalcolabile, una nuova analisi della London School of Economics presente nel rapporto indica “che il mancato contributo alle economie a causa dei problemi di salute mentale che portano a disabilità o morte tra i giovani è stimato in quasi 390 miliardi di dollari all’anno”.

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