Sposato da tre giorni aggredisce la moglie per le spese del matrimonio

È scattato l’ammonimento del questore per l’uomo, da poco sposato, che ha picchiato la consorte nella lite sul pagamento del recente rinfresco nuziale.

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A tre giorni dalle nozze e dall’inizio della convivenza finisce nei guai un novello sposo che picchia la moglie per motivi economici. È accaduto a Reggio Calabria e per l’uomo è scattato l’ammonimento del questore. L’uomo, appena sposato, avrebbe aggredito la sua sposa durante una lite sulla gestione delle risorse economiche della coppia. La discussione era scoppiata, in particolare, sul pagamento delle spese per il rinfresco nuziale e il dj.

L’iniziale diverbio è poi sfociata in aggressione con lo sposo che ha usato violenza sulla moglie. La donna ha riportato graffi sulle braccia e lividi sul corpo e ha chiesto l’intervento della polizia.

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Vista la gravità dell’episodio e i primi sintomi di insofferenza manifestati, il questore di Reggio Calabria ha emesso d’urgenza un provvedimento di ammonimento. Ciò al fine di dissuadere l’uomo dal persistere nella sua condotta aggressiva, per scongiurare il verificarsi di altri episodi di violenza.

Appena sposato e già violento, in caso di bisogno ricorrere al codice rosso

Per Codice rosso si intende la procedura d’urgenza introdotta nel 2019 per combattere i reati legati alla violenza di genere e a quella familiare. In pratica, la legge ha previsto un canale preferenziale per reati che detestano un particolare allarme sociale per la loro diffusione e gli esiti tragici. Una volta ricevuta la denuncia/querela, la polizia deve immediatamente comunicare la notizia di reato alla Procura competente, anche oralmente (ad esempio, con una telefonata). Il magistrato del pubblico ministero, ricevuta la querela dalla polizia giudiziaria, ha tre giorni di tempo per assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato. Così facendo, il pm potrà valutare fin da subito se sussistono gli estremi per chiedere al giudice l’emissione di una misura cautelare (tipo l’allontanamento da casa o il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima).

 

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