Presidio portuali a Trieste, forze dell’ordine iniziano lo sgombero con idranti

Nella mattinata di oggi arriva l’epilogo della protesta dei no green pass al presidio portuali al porto di Trieste. Le forze dell’ordine stanno sgomberando il varco 4 del Molo 7 del Porto di Trieste con gli idranti. Alcune indiscrezioni segnalano la possibilità che un portuale sia risultato ferito.

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Stremato da giorni di attività rallentate, l’immagine dello scalo internazionale, prima in piena salute, si è appannata agli occhi del mondo. La prefettura e l’Autorità Portuale hanno ritenuto non più tollerabile l’occupazione del varco 4 visto l’intento del sindacato CLPT di resistere fino al 20 ottobre. Il coordinamento no vax cittadino andava addirittura oltre, annunciando di voler restare “a oltranza”. Cgil, Cisl e Uil invocavano la liberazione del porto. I sindacati avevano chiesto ai manifestanti di permettere il passaggio dei camion che comunque, nonostante le difficoltà, non si è mai fermato.

Lo sgombero deciso dalla Procura di Trieste e l’imminente intervento delle autorità era già nell’aria. Il porto stava continuando a lavorare, ma il presidio impediva il normale svolgimento delle attività. I manifestanti ancora presenti al molo hanno inveito contro le forze dell’ordine al grido di “libertà” mentre qualcuno ha cercato di costruire un dialogo. Alcuni dei manifestanti hanno continuato a resistere al getto degli idranti, restando seduti sull’asfalto. Per resistere alle forze dell’ordine che stanno tentando lo sgombero, i manifestanti si sono inginocchiati a terra nel tentativo di creare una catena umana. Secondo le prime indiscrezioni, un portuale sarebbe a terra dopo essere rimasto ferito. L’uomo, del tutto cosciente, avrebbe preso l’acqua dell’idrante a distanza ravvicinata ed è stato portato via dall’ambulanza.

La spaccatura all’interno del presidio dei portuali

Da una parte Stefano Puzzer e la maggioranza dei portuali in sciopero che ne sono stati protagonisti fino a un certo punto. Dall’altra il movimento no vax che ha preso sempre più il possesso della piazza anche attraverso il pubblico processo di ieri sera al portavoce. La ‘caduta’ di Puzzer è stata vertiginosa. A determinarla in parte il dissenso interno, fomentato da alcuni portuali che non hanno gradito la decisione di mettere fine al presidio senza un’assemblea.

Più di tutto ha contato il Coordinamento no vax locale, i cui esponenti, anche Ugo Rossi, il neo consigliere del movimento 3 V. Ieri sera i no vax lo avevano circondato per fargli cambiare idea. E, a quanto riferito in ambienti portuali, per essere più efficaci alcuni rappresentanti dei duri lo hanno minacciato in modo pesante per convincerlo. Il colore della piazza, nei giorni scorsi pacifica e anche festosa, è diventato sempre più livido. I giornalisti si sono ritrovati accerchiati e insultati in un momento in cui il servizio d’ordine, ben tenuto finora dai portuali, è saltato.

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Gli agenti, chiamati in soccorso dai cronisti, hanno scelto di restare defilati per evitare che la loro presenza peggiorasse la situazione. A rasserenare l’atmosfera ci ha pensato proprio Puzzer, che ha avuto anche una breve crisi di pianto, invitando alla calma. Puzzer ha consigliato agli occupanti, in vista dello sgombero, di “stare seduti e in pace”.

 

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