L’erede del gruppo Samsung condannato per uso di stupefacenti

Lee Jae Yong ha fatto uso di propofol, un farmaco illegale nella Corea del Sud, per scopi diversi da quelli medici

La Corte distrettuale centrale di Seul ha condannato Lee Jae Yong, vicepresidente del colosso dell’elettronica Samsung, a una sanzione di 87 milioni di won, circa 60 mila dollari, per uso illegale di stupefacenti; a Lee viene contestato l’uso del propofol, un potente anestetico proibito in Corea del Sud se non per uso medico.

Il giudice ha dichiarato che i capi di imputazione contro Lee sono molto seri, in quanto ha una posizione e un’influenza molto grandi. Il giudice ha a ogni modo riferito che il vicepresidente di Samsung ha già confessato suoi reati e non ha precedenti legati a queste nuove accuse.

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Lee non è nuovo a problemi con la giustizia, attualmente si sta difendendo da un processo per una presunta attività di manipolazione del prezzo delle azioni, nell’ambito di due aziende affiliate di Samsung. Lee era stato condannato da un tribunale distrettuale a cinque anni di prigione e scarcerato nel 2018 dopo che un tribunale di appello aveva disposto la sospensione della pena. Nel 2019 la Corte suprema aveva ordinato un nuovo processo, ritenendo che il giudice di appello avesse erroneamente respinto alcune delle accuse contro Lee.

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