Centralinista del Cup consiglia a una donna incinta di non vaccinarsi: licenziata

Una centralinista del Cuptel, che lavora per una cooperativa che si occupa di gestore le prenotazioni Usl Romagna, è rimasta senza lavoro dopo aver consigliato a una donna di non vaccinarsi

Donna incinta-Meteoweek.com

Una donna, centralinista del Cuptel, che lavora per una cooperativa che si occupa della gestione prenotazioni per l’Usl Romagna, ha perso il lavoro dopo che, nel corso di una telefonata, ha consigliato a una donna incinta di non farsi somministrare il vaccino. La donna, 51 anni, di Cattolica (Rimini), lavorava a Cesena come dipendente della cooperativa Asso, come riporta Il Resto del Carlino. Due mesi fa, una donna incinta di Faenza ha contattato il Cuptel per prenotare il vaccino e ha spiegato le sue paure alla centralinista.

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«Ricordo questa donna in gravidanza molto combattuta»,  ha detto la centralinista al Resto del Carlino,«che esprimeva il suo sfogo e le sue indecisioni sul vaccino, ed io, forse peccando di ingenuità, mi sono lasciata sfuggire le parole ‘io se fossi in lei non lo farei’. Ma alla fine le ho comunque prenotato la prima dose».

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Il marito della donna incinta ha denunciato il caso alla Usl Romagna che la licenziato la centralinista per “giusta causa”. «La situazione è stata gestita dai nostri legali che hanno preso questo provvedimento», ha detto Cristina Gallinucci, presidente Asso, «in un periodo complicato come quello vaccinale, nessuno può permettersi di dare consigli senza avere le competenze necessarie».

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