Migliaia di migranti al confine, la Polonia manda la polizia per respingerli

Crisi umanitaria alla frontiera con la Polonia, le accuse dell’Ue: “Tentativo di Lukashenko di usare le persone per destabilizzare l’Ue”

Crisi migranti al confine tra Polonia e Bielorussia, quasi 5mila persone, perlopiù donne e bambini, si trovano bloccate Kuznica, cittadina polacca dove si sta formando una enorme colonna umana che la polizia polacca sta scortando. A darne notizia è il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, il quale annuncia che la Polonia sta impiegando oltre 12mila uomini delle forze dell’ordine mentre un comitato per la gestione di emergenza indetta dal governo si trova in riunione.

Secondo fonti del governo, i soldati hanno respinto un tentativo di superamento delle barriere di contenimento causato da uomini di origine africana e mediorientale. I soldati hanno quindi costruito una barriera con filo spinato per evitare ulteriori “attacchi”. Secondo un’agenzia stampa russa, la polizia ha utilizzato i lacrimogeni per respingere i tentativi di superamento. La Polonia ha proibito ai giornalisti di accedere alla frontiera e le uniche informazioni giungono dal fonti di governo, mentre i giornalisti russi sono sul lato del confine bielorusso.

Il confine polacco non è solo una linea su una mappa“, ha dichiarato il premier polacco, Mateusz Morawiecki, “il confine polacco è sacro, sangue polacco è stato versato per esso“. Tentando di passare la frontiera, i profughi hanno scandito in coro “Germany, Germany“. E alcuni hanno aggiunto in inglese “We want to go to Germany” come si vede da un video registrato e postato da uno dei migranti su Facebook.

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Cercheranno di entrare in Polonia in massa“, ha scritto su Twitter il portavoce dei servizi di sicurezza polacchi, Stanislaw Zaryn, dopo avere pubblicato un video che mostra un gruppo di migranti che cammina sull’autostrada tra le due nazioni, ora chiusa al traffico. “E’ un altro esempio dell’attività ostile del regime bielorusso contro la Polonia” ha aggiunto Zaryn.

Le autorità di frontiera della Bielorussia avevano avvertito su Telegram che “un grande gruppo di rifugiati, che portano con loro i loro effetti personali, si sta spostando verso il confine polacco lungo un’autostrada“. Da parte loro le autorità bielorusse fanno sapere di avere assunto “le misure necessarie per assicurare la continuità operativa dei canali di comunicazione interstatali, così come la sicurezza delle persone che si stanno spostando lungo l’autostrada“, e che “l’indifferenza e l’attitudine inumana delle autorità polacche hanno causato questa disperata mossa dei rifugiati“.

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Anche la Lituania annuncia di avere aumentato gli uomini per il controllo del confine con la Bielorussia. Il ministro dell’Interno lituano, Agne Bilotaite, ha chiesto che venga dichiarato lo stato di emergenza. “La Bielorussia vuole causare un grave incidente, preferibilmente con spari e vittime“, ha dichiarato il vice ministro degli Esteri, Piotr Wawrzyk, “stanno preparando un’enorme provocazione vicino Kuznica Bialostocka, dove ci sarà un tentativo di attraversamento di massa del confine“.

Alexander Lukashenko, premier e dittatore della Bielorussia

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LE ACCUSE DELL’UE

Secondo l’Unione Europea, il governo bielorusso incoraggia i migranti a entrare illegalmente nell’Ue in rappresaglia alle sanzioni imposte contro la Bielorussia. “Dalle informazioni a nostra disposizione ci sono centinaia di persone al confine tra Bielorussia e Polonia. Nelle ultime settimane le autorità polacche hanno riportato migliaia di tentativi di attraversamento ogni settimana” ha dichiarato un portavoce della Commissione europea.

Si tratta della continuazione del disperato tentativo del regime di Lukashenko di usare le persone per destabilizzare l’Ue. Noi rigettiamo ogni tentativo di strumentalizzare l’immigrazione per obiettivi politici“, ha aggiunto il portavoce. Il dittatore bielorusso Alexander Lukashenko nega ogni accusa, sostenuto dalla Russia che sostiene si stia comportando in maniera legale.

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