Uomo di 68 anni ucciso a coltellate dalla domestica

Un uomo di 68 anni, Antonio Amicucci, è morto accoltellato a Novara, nella sua abitazione al civico 1 di via Andoardi, all’angolo con via Beltrami. L’allarme è stato dato dai vicini di casa, che avrebbero sentito degli strani rumori provenire dall’appartamento.

Immagine di repertorio – MeteoWeek

Sono internveuti sul posto i vigili del fuoco, che hanno sfondato la porta, e i soccorritori del 118, che hanno constatato il decesso della vittima. Ad indagare sull’omicidio sono i carabinieri del Nucleo Investigativo e della compagnia di Novara. Secondo le prime informazioni, sembra che l’uomo vivesse da solo. Il coltello usato per uccidere sarebbe stato trovato accanto al cadavere.

I carabinieri interrogano i vicini

I carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze dei vicini di casa. Sono stati loro a dare l’allarme questa mattina e a far intervenire nell’appartamento anche i vigili del fuoco, che hanno sfondato la porta, e i sanitari del 118. Sul posto anche il procuratore di Novara, Giuseppe Ferrando. Nell’appartamento, con la vittima, anche il cane di un conoscente, un pastore maremmano di cui era solito occuparsi.

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I carabinieri stanno inoltre ascoltando una donna. Al momento, secondo quanto si apprende, nei suoi confronti non sono stati presi provvedimenti. La vittima è stata trovata in cucina. Accanto al cadavere un lungo coltello da cucina con cui sarebbe stato colpito più volte. In casa c’era anche il cane di un conoscente, un pastore maremmano di 60 chili, che è stato preso in consegna dall’Enpa. Originario dell’Abruzzo, Amicucci era in pensione. I vicini di casa, che hanno dato l’allarme, lo descrivono come una persona riservata e solitaria.

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La confessione

La domestica ha ammesso di avere ucciso Antonio Amicucci, la donna è stata interrogata a lungo nel pomeriggio dai carabinieri. Si tratta della collaboratrice domestica della vittima e ha 51 anni. La donna, che è stata arrestata, ha confessato di avere colpito il pensionato con un coltello da cucina e poi, sotto choc, di essere fuggita dalla vicina di casa. I carabinieri indagano ora sui motivi dell’aggressione; la donna, residente nello stesso quartiere, sposata e con figli, lavorava da almeno tre anni in quella casa.

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