Davide Giri, i genitori: “Era molto di più di come l’hanno descritto”

In merito a Davide Giri, il giovane ricercatore assassinato a New York, hanno parlato i genitori: “Era molto di più di come l’hanno descritto”.

Il vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti, ha portato stamani le condoglianze alla famiglia di Davide Giri, il ricercatore italiano assassinato giovedì a New York. Il giovane, che prima di lasciare l’Italia viveva con i genitori e i fratelli a Scaparoni, era molto conosciuto in citta per l’impegno come volontario nelle parrocchie.

Davide Giri, un giovane amato da tutti: “Aveva un grande senso della famiglia”

“Nel visitare la famiglia di Davide, papà, mamma fratello e sorella, ho potuto esprimere la vicinanza mia personale e della comunità cristiana albese e ho condiviso il dolore di una famiglia affranta per l’accaduto ma piena di speranza cristiana”, afferma monsignor Brunetti. “Davide era molto di più di quello che i giornali hanno scritto“, a dirlo sono i genitori del giovane ucciso a New York.

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Onorava veramente il quarto comandamento, onora il padre e la madre, e aveva un grande senso della famiglia”, hanno aggiunto i genitori del ragazzo, papà Renato e mamma Giuseppina, conosciuti in città per il volontariato, attività che svolgeva anche il figlio. E’ distrutta Ana Gonzalez, la fidanzata di Davide Giri, il giovane ricercatore italiano massacrato a coltellate nei pressi del campus della Columbia University: i due avevano “progetti per una vita insieme”, ha detto Ana.

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Ieri sera in centinaia si sono radunati nel campus della Columbia University per ricordare Davide, alcuni con candele accese, altri lasciando dei fiori. Il giovane di Alba aveva frequentato il Politecnico di Torino, prima di trasferirsi a New York aveva studiato alla University of Illinois di Chicago. Il trentenne stava rientrando a casa verso le 11 di sera dopo una partita di calcio con la sua squadra, il NY International FC, quando è stato attaccato e colpito allo stomaco. Le coltellate si sono rivelati fatali: nonostante i soccorsi rapidi, è stato dichiarato morto poco dopo dai medici del pronto intervento.

Poco dopo aver ucciso il ricercatore, l’assalitore, Vincent Pinkney, ha scaricato la sua rabbia contro un turista italiano, Roberto Malastina, che si trovava a pochi isolati di distanza. Non ancora soddisfatto il killer si è recato verso il vicino Central Park, dove ha cercato di attaccare, senza successo, un terzo uomo che passeggiava insieme alla fidanzata. La polizia lo ha fermato e arrestato poco dopo: nonostante i soli 25 anni, Pinkey ha una lunga storia di crimini alle spalle. È finito in manette più di 11 volte per rapine e altri reati e farebbe parte della gang ‘Every Body Killer’.

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