Chi è il dentista con il braccio in silicone: dalla protesi ai cartelli sul Green pass

Chi è il dentista che si è presentato con un braccio in silicone per il vaccino: dalla protesi presa online e ai cartelli sul Green pass.

Guido Russo, 57 anni d’età, è il dentista che si era presentato col braccio in silicone per ottenere il Green pass senza vaccinarsi, non nascondeva certamente le sue posizioni anti-scientifiche. Sulla porta del suo studio a Biella campeggiava un cartello piuttosto eloquente: «La presentazione del green pass è esclusivamente VOLONTARIA».

Dentista con il braccio in silicone, il racconto dell’infermiera che l’ha smascherato

Sospeso dell’Ordine dei medici per essere un No-vax convinto, Russo non poteva più lavorare e per questo avrebbe acquistato un braccio in silicone su Amazon, architettando una delirante sceneggiata annunciata, tra l’altro, sui social. In post del 24 novembre, ora rimosso, scritto da Giuseppe Maria Natale diceva: “Ma se vado con questo se ne accorgono? Magari sotto sto busto metto pure qualche altro indumento per evitare di far arrivare l’ago al braccio vero”.

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«Era una persona distinta, come tante altre, perfino sorridente. Cosa ho provato? Sgomento»: è ancora incredula Filippa Bua, l’infermiera che a Biella ha smascherato l’uomo, ora denunciato per truffa. «È una notizia che ha dell’incredibile, sembra una barzelletta ma non c’è niente da ridere: è un fatto molto grave», commenta il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. «Era un giorno molto intenso dal punto di vista emotivo perché si sta presentando chi il vaccino non lo vuole», prosegue l’infermiera. «Ho subito intuito che qualcosa non andava. Siamo professionisti, ma di cose tanto fantasiose non mi erano mai accadute».

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Benché fosse molto simile alla pelle vera, il colore e la percezione al tatto hanno insospettito l’operatrice sanitaria, che ha chiesto al paziente di mostrare il braccio per intero. «Indossava un busto scenico e, quando l’ho scoperto, ha provato persino a fare lo spiritoso. “Vorrà mica che abbia tutti questi pettorali” è stata la battuta che mi ha fatto, sorridendo, prima di chiedermi di chiudere un occhio e di lasciarlo andare».

«Ringrazio il rigore e la serietà dell’infermiera che si è trovata in quella situazione, che non solo si è accorta di questo tentativo ma ha saputo anche fronteggiarlo, perché chi ha compiuto quel gesto verrà giustamente segnalato alle autorità competenti. L’accaduto è molto grave perché offende tutto l’impegno, la professionalità e gli sforzi dei medici e dell’intero servizio sanitario regionale, che fa di noi i primi in Italia per terze dosi somministrate», conclude il governatore Cirio.

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