Omicidio Piscitelli, arrestato il killer del capo ultras della Lazio «Diabolik»

«Diabolik» venne ucciso con un colpo alla testa nell’agosto del 2019 mentre era al Parco degli Acquedotti. Il killer incastrato da un filmato estrapolato dalla telecamera posizionata nella zona in cui è avvenuto l’omicidio. 

Fabrizio Piscitelli, «Diabolik» – Meteoweek

È stato arrestato l’assassino di Fabrizio Piscitelli, conosciuto come «Diabolik». Il capo ultras della Lazio venne ucciso nell’agosto del 2019 a Roma, al Parco degli Acquedotti. Il killer, Raul Esteban Calderon, dovrà rispondere di omicidio aggravato dal metodo mafioso.

Incastrato da un video

Calderon sarebbe stato incastrato da un filmato in cui si vede chiaramente il momento dell’esecuzione. «Le fonti di prova su cui si è fondata l’adozione del provvedimento sono costituite dagli elementi raccolti dalla Squadra Mobile e dalla Polizia Scientifica nel corso del sopralluogo effettuato sul luogo e nell’immediatezza del fatto. – si legge in una nota della Procura – E in particolare da un filmato estratto da una telecamera installata in zona con la quale è stata ripresa l’esecuzione del delitto».

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Dall’analisi tecnica eseguita dalla Polizia scientifica prima e dal consulente tecnico incaricato dalla Procura poi è emersa «una chiara compatibilità tra il killer visibile nel filmato e il soggetto gravemente indiziato». Raul Esteban Calderon è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Roma a seguito del decreto di fermo del PM arrivato lo scorso lunedì, 13 Dicembre. Provvedimento che è stato poi confermato dal GIP che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare. Gli investigatori sono arrivati a lui anche attraverso indagini incrociate con l’omicidio di Shehaj Selavdi. Calderon sarebbe infatti considerato il colpevole, insieme ad una seconda persona già in carcere, dell’omicidio di quest’ultimo avvenuto sulla spiaggia di Torvajanica nel settembre del 2020.

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L’omicidio

Piscitelli, a capo degli Irriducibili Lazio, fu freddato con un colpo di pistola alla testa. Una vera e propria esecuzione avvenuta al Parco degli Acquedotti, in pieno giorno. Il 53enne, in quel momento, era seduto su una panchina. Il killer, che indossava i panni del runner, si avvicina correndo e spara contro di lui un proiettile calibro 7,65 centrando la testa e trapassandolo all’altezza dell’orecchio sinistro. Dopo aver sparato i colpo, l’assassino si allontana correndo in direzione della telecamera. Telecamera che, probabilmente lui non sapeva essere lì.

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