Addio a Tito Stagno, il telecronista che raccontò il primo sbarco sulla Luna

Addio a Tito Stagno, il telecronista che portò gli italiani sulla Luna: il giornalisti si è spento all’età di 92 anni. Noto volto del Telegiornale e della “Domenica Sportiva”, si era guadagnato il soprannome di “Mister Moonlight”.

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addio a Tito Stagno – meteoweek.com

Si è spento all’età di 92 anni Tito Stagno, storico giornalista della Rai. Ad annunciare la triste notizia le testate del servizio pubblico. sulla Luna. Giornalista, telecronista sportivo e conduttore televisivo italiano, è stato tra i volti più popolari alla conduzione del telegiornale tra gli Anni 60 e 70. Il suo nome resta tuttavia legato soprattutto alla famosa telecronaca del 20 luglio 1969, sera in cui raccontò in diretta italiana il primissimo sbarco sulla Luna degli astronauti dell’Apollo 11. Fatto, questo, che gli valse il soprannome, da parte dei suoi colleghi, di “Mister Moonlight“.

Addio a “Mister Moonlight”

Fece la storia della televisione, quando ancora gli schermi erano in bianco e nero. Fu proprio lui “il telecronista” (come amava definirsi) che portò gli italiani sulla Luna il 20 luglio del 1969, durante il primo allunaggio degli astronauti dell’Apollo 11. “Ha toccato! Ha toccato in questo momento il suolo lunare“, raccontò in diretta italiana, mentre proseguiva il dialogo tra gli astronauti e la centrale di Houston, con i tecnici della Nasa che esordirono, con gioia e sollievo irripetibili, “Reached Land”. Ben prima che le “maratone” fossero tanto in voga, fu Stagno che con oltre 25 ore di trasmissione, dallo studio 3 di via Teulada, in collegamento con Houston dove c’era Ruggero Orlando, coinvolse, intrattenne e tenette incollati gli italiani per renderli partecipi di quel momento storico unico nel suo genere. Fu la prima volta in cui l’uomo mise piede sulla Luna.

Nato a Cagliari il 4 gennaio 1930, primo di otto fratelli, si trasferì da giovanissimo con tutta la famiglia prima a Parma, poi a Pola. Fece le sue primissime esperienze sul grande schermo come attore, all’età di appena 13 anni, ma emblematico è il ruolo che ottenne per la pellicola diretta dal regista Dino Risi, che gli affidò la parte di un giornalista televisivo nel film “Il vedovo” (con protagonista Alberto Sordi). Dopo essersi iscritto alla Facoltà di Medicina, nel 1949, lavorò per diversi anni in radio, mentre nel 1954 vinse il concorso per telecronisti. L’anno successivo, nel 1955, il direttore Vittorio Veltroni lo chiamò per entrare a far parte della squadra del Telegiornale del Canale Nazionale. Da qui le primissime telecronache, tutte di eventi importanti: dai giochi olimpici del ’56, ai grandi appuntamenti politici ed istituzionali – Papa Giovanni XXIII, Kennedy, Nehru e Eisenhower tra i nomi più importanti.

La telecronaca che consacrò Tito Stagno alla storia del giornalismo

Ma la passione per la telecronaca spaziale la scoprì fin dal 1957, quando seguì con estremo interesse tutta la vicenda dello Sputnik. “Me ne occupai io e da allora quel settore in ascesa divenne un po’ il mio”, raccontò Stagno in merito alla sua svolta professionale. Nel 1961 fu chiamato a commentare il primo volo dell’astronauta sovietico Jurij Gagarin intorno alla Terra. “Un evento per me epocale, sia umanamente e che professionalmente, dovendo gestire 27 ore di diretta non stop. Ricordo che ad un certo punto sul monitor sparirono le immagini ed io dovetti improvvisare quanto stava accadendo ricordando a memoria le procedure che gli astronauti erano chiamati ad effettuare. Dopo aver finito la telecronaca appresi che ero piaciuto ai dirigenti Rai e che avrebbero voluto affidarmi tutte le telecronache relative a lanci e sonde spaziali”, raccontò di quell’evento Stagno.

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Ma il soprannome di “Mister Moonlight” gli venne conferito dopo la diretta del primo allunaggio,
il 20 luglio 1969. Oltre 25 ore di trasmissione in collegamento con Houston, dove Ruggero Orlando era stato inviato come corrispondente estero. Una lunga serata, raccontata da Stagni mentre intratteneva gli italiani in quell’attimo che ha segnato la storia. “Ha toccato! Ha toccato in questo momento il suolo lunare”, esordì Stagni nel momento in cui l’uomo mise per la prima volta piede sul satellite. Anche questa frase ha segnato la storia, tanto che da analisi successive delle registrazioni è emerso che Stagno annunciò l’allunaggio con 56 secondi di anticipo rispetto ad Orlando (che lo fece invece con circa 10 secondi di ritardo, a causa di alcuni problemi tecnici).

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Per 17 anni, Stagno è stato anche responsabile del settore Sport di Rai Uno. Ha curato la trasmissione La Domenica Sportiva, della quale è stato anche conduttore dal 1979 al 1981 e nella stagione 1985-1986.  Nel 2009 ha pubblicato il suo libro di memorie “Mister Moonlight. Confessioni di un telecronista lunatico” (con Sergio Benoni, Minimum Fax), nel quale ha ringraziato tutte le persone che lo hanno supportato nella sua carriera. “Ho potuto fare il mio lavoro grazie anche al supporto, che non mi è mai mancato, di mia moglie Edda e delle mie due figlie Brigida e Caterina che fanno un mestiere completamente diverso dal mio. Se dovessi fare una sintesi e lasciare un insegnamento, dopo tanti anni di esperienza, direi che il senso della vita sta tutto in una parola: Comunicare”, si legge infatti nella sua autobiografia.

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