Lavoro, sindacati: 195 euro di aumento per i lavoratori energia e petrolio

Col rinnovo del contrato del settore energia e petrolio i sindacati chiedono di aumentare i salari dei lavoratori.

Un aumento complessivo pari a 195 euro tenuto conto della conservazione del potere d’acquisto del salario e dell’andamento del settore. È la richiesta economica avanzata dai sindacati per il triennio 1° gennaio 2022-31 dicembre 2024, compresa all’interno dell’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto del comparto energia e petrolio (che riguarda oltre 37 mila lavoratori) scaduto il 31 dicembre scorso.

Obiettivo: mantenere intatto il potere d’acquisto dei salari

La richiesta è stata presentata nella giornata odierna alle strutture territoriali e regionali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, riunitesi nel corso di una video conferenza. A esprimersi adesso saranno le assemblee dei lavoratori in modo da permettere la partenza, il prima possibile, delle trattative con Confindustria Energia, l’associazione imprenditoriale di riferimento. I sindacati faranno riferimento all’accordo interconfederale, firmato il 9 marzo 2018 e al successivo accordo del 26 luglio 2018, con la conferma dei due livelli di contrattazione, quello nazionale (Tem e Tec).

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“Occorrerà valorizzare quanto maggiormente possibile gli apporti forniti dai lavoratori nello sviluppo produttivo, tecnologico e digitale dell’impresa. Le evoluzioni strutturali che avranno i settori rappresentati dal Ccnl Energia e Petrolio sono e saranno fortemente influenzate dai cambiamenti già in atto per perseguire gli obiettivi di transizione energetica ed ecologica”, è quanto si può leggere nella piattaforma sottoscritta da Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil. Per questo motivo, per riuscire a mantenere il potere d’acquisto dei salari e considerando l’andamento di settore, i sindacati chiedono un aumento complessivo di 195 euro sul livello 4.3. A garanzia, la cifra indicata potrà essere ritoccata e adeguata sulla base della previsione inflattiva relativa al triennio 2022-2024 in base al documento Istat di giugno.

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Sul piano del welfare lo scopo strategico punta alla costruzione di un percorso che porti a unificare i fondi di previdenza complementare presenti nella categoria, inclusa l’iscrizione automatica di tutti i lavoratori neoassunti e di tutti quelli che al momento della sottoscrizione del contratto non avessero aderito in precedenza, per mezzo del meccanismo del silenzio assenso.

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