Salvarci dal baratro interiore | Il Vangelo di oggi Lunedì 28 Febbraio 2022

Sforziamoci di dar retta al Signore quando ci chiede qualcosa. Se lo fa non è per minacciarci o perché vuole essere obbedito, ma è perché  vuole salvarci dal baratro interiore.

Salvarci dal baratro interiore
Salvarci dal baratro interiore | Il Vangelo di oggi Lunedì 28 Febbraio 2022 – meteoweek.com

Liturgia di oggi Lunedì 28 Febbraio 2022

  • LUNEDÌ DELLA VIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO PARI

Il Signore è il mio sostegno,
mi ha portato al largo,
mi ha liberato perché mi vuol bene. (Cf. Sal 17,19-20)

Prima Lettura

Voi amate Gesù Cristo, pur senza averlo visto e credete in lui; perciò esultate di gioia indicibile.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
1Pt 1,3-9

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.

Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco – torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà.

Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale – Dal Sal 110 (111)

R. Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano. R.

Egli dà il cibo a chi lo teme,
si ricorda sempre della sua alleanza.
Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere,
gli diede l’eredità delle genti. R.

Mandò a liberare il suo popolo,
stabilì la sua alleanza per sempre.
Santo e terribile è il suo nome.
La lode del Signore rimane per sempre. R.

Il Vangelo di oggi Lunedì 28 Febbraio 2022

Vendi quello che hai e vieni! Seguimi!
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10,17-27

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».

Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

Parola del Signore.

Salvarci dal baratro interiore | Il commento al Vangelo di oggi Lunedì 28 Febbraio 2022

“Maestro buono”: così il giovane ricco si rivolge a Gesù, facendogli capire di aver trovato in lui una guida, o almeno così il giovane desidera in un primo momento. “Cosa posso fare per avere la vita eterna?”: il giovane gli pone la domanda delle domande.

Gesù gli risponde, elencandogli alcuni comandamenti, che riguardano principalmente il prossimo. Questo è indicativo, e Gesù non dice mai bugie, quindi ci fa capire che per avere la vita eterna è fondamentale seguire i suoi comandi.

Ma il giovane, come tutti i giovani, osa, chiede di più, vuole qualcosa in più, perché fino a quel momento ha sempre osservato i comandamenti che gli sono stati indicati. Poteva, soddisfatto, salutarlo, contento per la sua risposta, eppure non si contenta, perché la sua anima chiede ancora e individua che c’è strada da fare nel suo cammino di conversione. Vuole forse un’altra indicazione da Gesù, quella definitiva.

E Gesù stavolta non ci va leggero. Lo guarda, lo ama nel profondo, e proprio per questo gli dà quello che cercava, quello che in verità gli mancava: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!”.


Il commento al Vangelo di ieri:7


Il giovane aveva compreso che gli mancava una cosa, forse per essere perfetto agli occhi di Dio: mettere Dio davvero al primo posto, al punto di rinunciare ai suoi beni dandoli ai poveri e seguirlo. La sfida che il giovane pone a Gesù giunge a un vicolo cieco: forse lui si aspettava una soluzione “semplice”, abbordabile.

Gesù invece gli indica la strada stretta, e lui non riesce a decidersi di incamminarsi per essa, e se ne va, triste. “Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!” afferma poi. Sforziamoci di dar retta al Signore quando ci chiede qualcosa.

Se lo fa non è per minacciarci o perché vuole essere obbedito, perché Dio rispetta sempre la nostra libertà. Se ce lo chiede è perché vuole salvarci da qualcosa che implica qualcosa di molto più arduo rispetto al percorso lineare, sebbene faticoso, della vita eterna: Gesù vuole salvarci dal baratro interiore. Se sentiamo che Gesù ci sta indicando una strada, seguiamola prontamente. Potremmo sceglierne di testa nostra una ancor più difficile per arrivare a Lui.

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