Carceri, Maria Falcone: “Attenuare 41 bis segnale pericolosissimo, non si arretri nella lotta alla mafia”

Carceri, Maria Falcone: “Attenuare 41 bis segnale pericolosissimo, non si arretri nella lotta alla mafia”. La sorella del giudice ucciso nella strage di Capaci è intervenuta in merito alla polemica scoppiata intorno alle parole di Carlo Renoldi.

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Carceri, Maria Falcone: “Attenuare 41 bis segnale pericolosissimo, non si arretri nella lotta alla mafia” (foto di archivio)- meteoweek.com

Polemica per le parole pronunciate da Carlo Renoldi in un convegno del 2020. “Frasi fraintese ed estrapolate“, spiega lo stesso giudice scelto a capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria, in una lettera inviata alla ministra della giustizia. “Nessuno, men che meno io, può avere intenzione minimamente di sottovalutare la gravità del dramma della mafia”, ha replicato Renoldi nella sua missiva alla guardasigilli. Mentre sulla vicenda è intervenuta anche la sorella del giudice ucciso nella strage di Capaci: “Qualunque tentennamento nell’applicazione rigorosa di norme che sono costate la vita a uomini delle istituzioni come mio fratello sarebbe un segnale pericolosissimo che sarebbe interpretato dalle mafie come un pericoloso indice di debolezza”.

“Segnale pericolosissimo, interpretato dalle mafie come indice di debolezza”

Non è riuscito a placare il polverone di polemiche ormai alzatosi, nemmeno con la sua lettera alla ministra della giustizia. Sulle “frasi fraintese ed estrapolate” di Renoldi, pronunciate in un intervento del 2020, è intervenuta anche Maria Falcone, sorella del giudice ucciso nella strage di Capaci e presidente della Fondazione che del fratello porta il nome.

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“In merito alla discussione sulla nomina dei vertici del Dap mi auguro che nella lotta alla mafia, che vede nella tenuta del regime carcerario duro per i boss uno dei suoi cardini, non si arretri di un millimetro. Qualunque tentennamento nell’applicazione rigorosa di norme che sono costate la vita a uomini delle istituzioni come mio fratello sarebbe un segnale pericolosissimo che sarebbe interpretato dalle mafie come un grave indice di debolezza“, spiega Maria Falcone, a proposito delle polemiche seguite al cambio di vertice al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria.

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E prosegue: “Ringrazio quelle forze politiche che con forza ribadiscono la necessità di difendere un’applicazione rigorosa del 41 bis e le conquiste ottenute nella lotta contro Cosa nostra. Il nostro Paese si accinge a celebrare il trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, un anniversario di cui a parole tutti riconoscono l’importanza. Ci auguriamo che alle dichiarazioni seguano i fatti e che le istituzioni e la politica siano coerenti e dimostrino con azioni concrete il loro impegno contro le mafie”.

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