Stop all’oro russo: l’ultima sanzione degli USA contro Putin

Frenare la vendita delle riserve di oro della Russia, questa la proposta del Congresso americano per fermare Vladimir Putin

Gli Stati Uniti vogliono impedire che la Russia utilizzi le sue riserve auree per finanziarsi, ponendo un nuovo embargo economico tramite una proposta di legge presentata al Congresso che trova l’accordo sia degli esponenti del Partito democratico che di quello repubblicano.

La vendita dell’oro sarebbe un modo per Vladimir Putin e gli oligarchi russi di aggirare le sanzioni e i sequestri che stanno ricevendo da tutto il mondo, così da evitare una crisi economica a Mosca. Si stima che nelle casse del Paese ci siano circa 132 miliardi di dollari in oro, bene acquistato per evitare il crollo del rublo nel 2014 dopo l’invasione della Crimea. La sanzione verrebbe estesa a tutti coloro che acquistino questo metallo.

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Per la senatrice democratica Maggie Hassancon l’economia russa in caduta libera, dobbiamo assicurarci che Putin non possa aggirare le nostre sanzioni. Questo disegno di legge bipartisan chiude una lacuna critica che consente alla Russia di svendere le sue riserve auree per sostenere la sua economia. Gli Stati Uniti e i nostri alleati devono essere risoluti nel resistere all’aggressione russa e assicurarsi di bloccare qualsiasi via di fuga che Putin ha per aggirare tutto il peso delle nostre sanzioni“.

Maggie Hassan, senatrice del Partito Democratico

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Ci si chiede se questa misura possa essere davvero fattibile e quanto davvero possa colpire il regime di Putin, portando il presidente russo a tornare sui suoi passi e ritirare l’invasione dell’Ucraina. A ogni modo il finanziamento più grande arriva dalla vendita di gas che frutta alla Russia circa 800 milioni di euro al giorno. Al momento l’economia della Russia è vicina al default con una inflazione sopra il 10% , il costo della vita sopra il 20% e tutte le aziende occidentali in fuga dal Paese.

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