Longo (Trasportounito): “Caro carburante, tensione alta. Si aiutino le imprese”[VIDEO]

Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito, racconta a Meteoweek la difficile situazione degli autotrasportatori italiani tra caro carburante e problemi strutturali

Doveva essere una giornata di protesta particolare, uno stop anomalo per far sentire la propria voce in un momento di grande difficoltà, ma lo scorso lunedì 14 marzo non è stato autorizzato lo sciopero degli autotrasportatori perchè, il Garante non ha dato l’autorizzazione mancando il preavviso a norma di legge.

Si è parlato di sciopero, ma in realtà abbiamo semplicemente anticipato a Palazzo Chigi l’esistenza di un fenomeno: tante imprese hanno rinunciato a svolgere attività di trasporto.”
Il segretario generale di Trasportounito Maurizio Longo racconta a Meteoweek la difficile situazione che il settore autotrasporti sta vivendo con risvolti drammatici dovuti all’esorbitante costo del carburante e le conseguenze che esso ha su tutta la filiera.
Noi avevamo immaginato una serie di mancante partenze per circa 70mila mezzi industriali, poi non ne hanno circolato circa il doppio. In realtà non abbiamo attuato uno sciopero, ad esempio coi presidi, ma abbiamo piuttosto lanciato un allarme.

La situazione attuale per il trasporto italiano presenta diverse criticità e la guerra sul fronte ucraino si aggiunge alle difficoltà lasciate da due anni di Pandemia.

Capita tutto insieme” – ammette il segretario Longo – “I problemi strutturali come la carenza dei conducenti, le regole scritte male, una debolezza contrattuale, recentemente è stato introdotto un regolamento comunitario che liberalizza una serie di procedure per accedere alla professione. Se aggiungiamo quanto è avvenuto col caro carburante, siamo in emergenza.

Per risolvere parte dei problemi del presente e ripartire, è il caso di dirlo, col piede giusto, il segretario Longo propone due misure da adottare quanto prima.

Noi abbiamo una clausula del gasolio che prevede un adeguamento del corrispettivo a seconda del prezzo del carburante, ma questa non funziona e va reimpostata ex novo. In secondo luogo dei provvedimenti di carattere economico e finanziario per aiutare le imprese che in questi mesi hanno subito grosse perdite“.

La tensione, avverte il segretario, è alta e quanto mai c’è bisogno di un confronto con le Istituzioni per dare un segnale di speranza alle migliaia di attività che operano nel settore.

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