Guerra in Ucraina, la strage dei giornalisti rimasti uccisi

Diversi i giornalisti morti durante la guerra in Ucraina. L’ultima giornalista è morta proprio ieri mentre filmava la periferia di Kiev.

Con lei il conto dei reporter rimasti uccisi nel corso del conflitto è arrivato a sei vittime.

Viktor Dedov, il cameraman della televisione ucraina Sigma-TV ucciso da una bomba piovuta sul suo appartamento – Meteoweek

Sale il conto dei giornalisti morti in  guerra, senza contare quelli aggrediti o scomparsi. Oggi è arrivato l’annuncio ufficiale da parte dell’Unione nazionale dei giornalisti dell’Ucraina (NUJU) a confermare che l’11 marzo è morto il cameraman ucraino Viktor Dedov, ucciso dalle bombe che hanno colpito la sua abitazione. Cordoglio alla famiglia e agli amici del giornalista ucciso è arrivato dalla Federazione europea dei giornalisti (EFJ) che chiede ancora una volta all’esercito russo di arrestare i bombardamenti di obiettivi civili sul suolo ucraino.

Viktor Dedov era uno degli operatori più importanti della televisione ucraina Sigma-TV. Si trovava in casa quando due bombe hanno centrato il suo appartamento. E non ha potuto nemmeno ricevere la sepoltura perché un’altra bomba ha colpito la casa quattro giorni dopo causando un incendio.

Sei i giornalisti morti in guerra fino ad ora

Brent Renaud, giornalista americano, ucciso al check point di Irpin il 13 marzo – Meteoweek

Dedov è il sesto giornalista a morire a causa della guerra in Ucraina. Gli altri cinque giornalisti morti durante il conflitto armato sono stati:

  • Yevheniy Sakun, cameraman ucraino di LIVE TV, morto il 1 marzo nel corso di un raid missilistico che ha colpito la torre della televisione a Kiev;
  • Brent Renaud, giornalista americano, ucciso al check point di Irpin il 13 marzo dopo essere stato colpito alla testa da colpi di arma da fuoco esplosi dai soldati russi;
  • Pierre Zakrzewski, cameraman di Fox News, e la giornalista ucraina Oleksandra “Sasha” Kuvshynova, morti il 14 marzo a Horenka.
  • Infine c’’è Oksana Baulina, video giornalista del sito indipendente The Insider, morta il 23 marzo mentre filmava quel che restava del distretto di Podolsk, alla periferia di Kiev, dopo il bombardamento russo.
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