Zelensky, il suo tesoro offshore occultato nei paradisi fiscali esteri

Il presidente ucraino è coinvolto in maniera indiretta nell’inchiesta giornalistica internazionale Pandora Papers. Ecco cosa sarebbe emerso 

Volodymir Zelensky, presidente dell’Ucraina, è coinvolto in modo non diretto nell’indagine giornalistica internazionale Pandora Papers. Dai documenti sarebbe venuto fuori che le aziende di produzione riconducibili alla moglie dell’uomo, Olena Zelenska, e ai suoi cooperatori più vicini, sarebbero state usate per comprare degli immobili costosi a Londra.

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Poco prima delle elezioni di quasi tre anni fa, in cui l’ex comico vinse, è avvenuta la cessione da parte del presidente ucraino, del 25% delle sue azioni di Maltex, azienda che ha sede nelle Isole Vergini, al suo socio Sherif.

Si tratta di documenti che non hanno mai ricevuto smentita, e che mostrano come Zelensky e i suoi collaboratori dell’azienda tv Kvartal 95, abbiano messo su una rete di offshore già dal 2012. Ne parla il quotidiano Il Tempo, che scrive anche dei rapporti intercorrenti tra Zelensky e Ihor Kolomoisky, oligarca ucraino accusato di maxi frode milionaria.

Il Tempo scrive, inoltre, che «la stessa campagna elettorale dell’attuale presidente è stata sostenuta dai media appartenenti all’oligarca ucraino, accusato di aver sottratto 5,5 miliardi di dollari dalla sua banca: Privatbank. Durante il suo mandato Zelensky si è ripetutamente impegnato a tenere a freno gli oligarchi.

Il 22 settembre scorso Shefir, il suo fidato collaboratore, è sfuggito per un pelo a un apparente tentativo di omicidio, quando la sua auto è andata a fuoco poco fuori. Il giorno dopo il parlamento ucraino ha approvato un disegno di legge che crea un registro degli oligarchi per impedire loro di finanziare partiti politici o partecipare a privatizzazioni».

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