Invoca la linea della prudenza il governatore campano. Che preannuncia un’ordinanza regionale più restrittiva sulle mascherine al chiuso.
Un piccolo sacrificio, ha detto De Luca, per proteggerci alla diffusione di nuove varianti.
Da maggio addio alle mascherine al chiuso, ha detto il sottosegretario Costa. Ma c’è chi invoca più cautela. Come il il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Continuo a chiedere la linea della prudenza“, ha dichiarato. “Credo che per esempio – prosegue De Luca – tutti quelli che lavorano nelle strutture al chiuso, a cominciare dai ristoranti, debbano mantenere la mascherina. Chi serve ai tavoli o lavora in cucina, almeno quelli devono indossare la mascherina”. Per questo, aggiunge il governatore campano, “stiamo verificando se fare qualche ordinanza regionale più restrittiva“.
“Al di là delle ordinanze – prosegue De Luca – la mascherina serve a tutelare la nostra vita e la vita dei nostri familiari”. In estate, spiega il governatore “tutti vogliamo respirare un po’ di più, ci sarà un rimescolamento sociale, c’è una ripresa fortissima del turismo, abbiamo Procida capitale, è evidente che ci saranno contatti con centinaia di migliaia di persone che arriveranno a Napoli e in Campania”.
De Luca: mascherina piccolo sacrificio per proteggere dalle varianti
Pertanto, insiste De Luca, “l’uso della mascherina sempre è la cosa più efficace, un piccolo sacrificio per tutelarci anche rispetto alle varianti”. Il presidente della Campania ricorda l’esempio della Cina che, dice, “in genere anticipa di qualche mese quello che succede in Europa: in Cina hanno messo in quarantena 25 milioni di cittadini di Shanghai“.
Anche in America, a Philadelphia, sono state reintrodotte limitazioni a causa di “varianti estremamente pericolose“, spiega De Luca. Per cui, conclude, “nessuna drammatizzazione, ma teniamo i piedi per terra altrimenti ci divertiamo per due mesi e a ottobre dobbiamo richiudere tutto e io vorrei evitare questo andirivieni”.
