Morte Samantha Migliore, la finta estetista in caserma: «Quando me ne sono andata lei era viva»

Il marito della donna morta spiega: trovata con un annuncio sul web. Il ritocco al seno sarebbe costato 1.200 euro.

Ma si aspettano i risultati dell’autopsia per appurare il legame tra la morte della donna e l’iniezione fatta in casa.

C’è una svolta nella vicenda di Samantha Migliore, la 35enne morta nella sua abitazione di Maranello dopo un intervento al seno fatto in casa. Ieri si sarebbe presentata dai carabinieri di Cento la persona che ha praticato l’iniezione dopo la quale la donna si è sentita male.

Si tratta di Pamela Andress, 50 anni, transessuale di nazionalità brasiliana. Stilista di professione, organizza anche eventi. Ma non fa l’estetista. Il marito di Samantha racconta al Corriere di Bologna che la moglie aveva trovato il suo nome in internet. Per l’intervento ha voluto, racconta l’uomo, 1.200 euro. E «quando mia moglie si è sentita male – ha aggiunto – mi ha detto di dover fare una telefonata ed è sparita, prima mi ha dato acqua e zucchero».

La Procura ha aperto un fascicolo

Pamela – che di nome in realtà fa Riccardo – si è presentata in caserma a Cento, nel Ferrarese, dove vive. Per tutta la giornata ha raccontato la sua versione dei fatti ai carabinieri. Poi ha fatto ritorno a casa. Gli inquirenti, spiega la Gazzetta di Modena, non hanno ritenuto ci fosse pericolo di fuga o di reiterazione del reato. La Procura però ha aperto un fascicolo. Potrebbe contenere come accusa quella di morte in conseguenza di altro reato e esercizio abusivo della professione. Sul piano formale, comunque, non è stato contestato niente ai legali che assistono Pamela.

Samanta Migliore – MeteoWeek

Ai carabinieri, riporta il Corriere, Pamela ha spiegato di non aver capito cosa fosse successo in quel momento: «Quando me ne sono andata lei era ancora viva. Ho capito quello che era successo e che stavano cercando solo il giorno dopo, collegandomi a Internet e non riuscivo a credere a una cosa così terribile», avrebbe detto ai militari che conducono l’indagine.

Adesso i carabinieri di Maranello stanno cercando di ricostruire la drammatica vicenda che ha visto Samantha morire tra le braccia del marito. Su di lei sarà eseguita l’autopsia per accertarsi se l’ipotesi di uno choc anafilattico troverà conferma o meno. Un elemento che permetterà di fare chiarezza sui numerosi risvolti della vicenda. Due anni fa Samantha era sopravvissuto a un tentativo di uccisione da parte dell’ex compagno.

Impostazioni privacy