Oligarchi russi suicidi: l’inchiesta della Cnn su queste morti misteriose

Sono almeno cinque gli oligarchi russi che si sarebbero suicidati da fine gennaio 2021. L’inchiesta della Cnn

Almeno cinque importanti businessmen russi si sarebbero suicidati da fine gennaio. L’inchiesta sulle cause di queste morti sono attualmente in corso anche per un sesto caso.

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Quattro di questi uomini d’affaro erano legati al colosso energetico statale di Mosca, Gazprom, o a una delle sue sedi, come riporta la Cnn, che spiega anche come tre di loro abbiano anche tolto la vita a propri familiari prima di suicidarsi.

Tra i morti c’è Sergey Protosenya, ex presidente di Novotek, ritrovato privo di vita in Spagna con moglie e figlia, in quello che inizialmente è stato catalogato come omicidio-suicidio. Ma su cui si stanno insinuando con forza diversi dubbi.

Il primo a togliersi la vita è stato il capo dei trasporti di Gazprom Invest, Leonid Shulman, rinvenuto senza vita all’interno del suo cottage a Leninsky, dalle parti di Leningrado il 30 gennaio 2022, dopo aver lasciato un biglietto d’addio sul luogo in cui sarebbe occorso il suicidio.

Un mese più tardi, sempre nello stesso villaggio, è stato trovato il cadavere di Alexander Tyulakov, altro dirigente Gazprom, nel suo garage. Da quanto riportato da Novaya Gazeta, l’uomo si sarebbe suicidato il 25 febbraio.

E poi, il 28 febbraio, è stato invece trovato senza vita nella sua abitazione nel Surrey (Inghilterra) Mikhail Watford, miliardario russo originario dell’Ucraina. Le motivazioni di questa morte sono oggetto di un’inchiesta attualmente, e il 29 luglio avrà luogo un’udienza in merito.

E ancora, il quotidiano russo Kommersant ha rivelato chi fosse il quarto oligarca russo suicida, ossia Vasily Melnikov,proprietario di MedStom, azienda di forniture mediche. A fine di marzo, lo hanno rinvenuto con i suoi familiari a Nizhny Novgorod: lui, la moglie e i loro due bambini sarebbero stati accoltellati a morte, come riporta la Cnn.

All’inizio di aprile, altri due businessmen russi hanno perso la vita in casi di presunto omicidio-suicidio, ossia Vladislav Avayev, ex vicepresidente Gazprombank, rinvenuto deceduto con moglie e figlia nella sua casa di Mosca chiusa a chiave da dentro, e Sergey Protosenya, ex dirigente Novatek, altra società che produce gas e che in parte appartiene a Gazprom.

Protosenya è stato trovato privo di vita a Barcellona, e una fonte vicina all’inchiesta ha svelato a Galileus Web che i cadaveri di sua moglie e sua figlia sono stati ritrovati a Lloret de Mar. Dai segni riportati sui cadaveri delle due donne, gli inquirenti ipotizzano che potrebbe trattarsi di violenza domestica, nonostante il figlio di Protosenya abbia affermato di non credere a questa eventualità. La polizia spagnola, ha escluso che i delitti possano essere stati commessi dalla mafia russa.

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