“Caduto da un dirupo”, muore manager russo legato a Gazprom: settima morte sospetta

“Caduto da un dirupo”, trovato morto Andrei Krukowski. Il manager russo era legato a Gazprom, e diventa la settima morte sospetta in tre mesi. Il 37enne ha perso la vita a Sochi.

Andrei Krukowski muore manager russo legato a Gazprom - meteoweek 20220504

Andrei Krukowski, muore manager russo legato a Gazprom – meteoweek.comUn’altra misteriosa morte, quella che vede vittima un manager russo. Secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass, l’ultimo caso riguarda il CEO di un resort sciistico di Gazprom, Andrei Krukowski. L’uomo, un 37enne, ha perso la vita a Sochi, nota località sul Mar Nero, cadendo da una scogliera. Avrebbe perso la vite mentre si stava recando alla fortezza di Aczipsinskoy. Nonostante i soccorsi, e il trasporto d’urgenza al pronto soccorso, sono state troppo gravi le ferite riportate dall’uomo: Krukowski è deceduto infatti poco dopo sul letto d’ospedale. Con la sua scomparsa, la lista degli oligarchi russi morti in circostanze misteriose nelle ultime settimane si infittisce ancora di più.

Gli strani “suicidi” degli oligarchi russi

Andrei Krukowski ere direttore di un resort sciistico di Gazprom. Sarebbe morto “cadendo da una scogliera” a Sochi, non lontano dalla sede delle Olimpiadi invernali del 2014. Alla lue del tragico incidente, sono immediatamente partite le indagini, ed è stata disposta l’autopsia sul cadavere dell’uomo. Eppure, per gli inquirenti si tratterebbe quasi sicuramente di un incidente. Quello di Krukowski è tuttavia soltanto l’ultimo episodio sospetto, che vede un oligarca russo morire in circostanze poco chiare nelle ultime settimane. Con la sua scomparsa, infatti, sale a sette il numero di dirigenti o oligarchi russi morti negli ultimi tre mesi. E, dettaglio ancora più inquietante, la sua morte porta a cinque il numero dei morti che sono legati a vario titolo al colosso russo Gazprom – o a una sua controllata.

Il 21 aprile scorso, in Spagna, in una villa a Lloret de Mar, è stato trovato morto l’ex top manager della Novatek (azienda di gas), ovvero Sergei Protosenya. Sono stati trovati anche i corpi di sua moglie Natalia e della loro figlia di 18 anni, con inflitte diverse ferite da taglio. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, pare che Protosenya abbia prima ucciso i membri della famiglia mentre dormivano, e poi si sia suicidato: l’uomo è infatti stato trovato impiccato nel giardino adiacente alla casa. Accanto a lui, sono stati ritrovati un’ascia e un coltello con tracce di sangue. Il figlio era assente al momento della tragedia, poiché stava passando le vacanze in Francia. Eppure, ha spiegato agli inquirenti, non crede che possa trattarsi di un caso di omicidio-suicidio.

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Sergei Protosenya insieme alla sua famiglia – meteoweek.com

Pochi giorni prima (il 17 aprile) l’ex vicepresidente della Gazprombank Vladislav Avaev, sua figlia e sua moglie sono stati trovati morti in un appartamento sulla Universitetsky Prospekt, a Mosca. L’incidente è stato segnalato da un parente che non è riuscito a mettersi in contatto con loro per diversi giorni. Secondo la versione preliminare, Avaev avrebbe scoperto l’infedeltà di sua moglie, e avrebbe sparato sia a lei che alla figlia di 13 anni. Infine, si sarebbe tolto la vita. Gli investigatori sono giunti a questa conclusione dopo aver ritrovato una pistola nelle mani di Avaev. La porta dell’appartamento era chiusa a chiave dall’interno, e non sono state trovate tracce di altre persone, che potessero essere presenti al momento della sparatoria.

Alla fine di gennaio, invece, Leonid Shulman (60 anni, capo del servizio di trasporto Gazprom Invest) è stato trovato morto nella regione di Leningrado. Il corpo del manager è stato ritrovato senza vita nel bagno della sua casa, a Leninsky. Accanto a Shulman c’era un biglietto, in cui avrebbe scritto di provare un dolore fortissimo a causa della gamba rotta. Al momento della sua morte, indossava l’apparato di Ilizarov, per permettere una guarigione ottimale dell’arto. Arto che Shulman, si apprende, si è rotto a Leninsky durante le vacanze di Capodanno.

L’autenticità della nota, tuttavia, è stata messa in dubbio. Difficile pensare che Shulman non potesse permettersi antidolorifici per soffocare il dolore. Allo stesso tempo, è stato reso noto che alla fine del 2021 il servizio di sicurezza di Gazprom aveva condotto un’ispezione nel dipartimento dei trasporti della sua controllata.  Alla lista delle morti sospette, però, si aggiungono anche Mikhail Watford (trovato morto il 28 febbraio), Vasily Melnikov (trovato morto insieme alla sua famiglia ad inizio marzo) e Alexander Tyulyakov (trovato morto il 25 febbraio).

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