Salute giovani, pediatri:«solo 2% conduce stile vita sano, rischio pandemia cronica»

Nel nostro Paese, circa il 20% dei bambini sono in sovrappeso e il 10% è obeso. Ecco che cosa hanno detto i pediatri in merito

Solamente il 2% dei giovani d’Europa e nordamericani sotto i 30 anni conduce uno stile di vita sano, facendo attività fisica almeno per un’ora ogni giorno, mangiando frutta e verdura, e passando meno di due ore quotidiane di fronte agli schermi o non beve né fuma.

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Si tratta di un dato che pone le premesse per una vera e propria pandemia di malattie croniche non trasmissibili (cardiovascolari, tumori, diabete, obesità), meglio note come ‘malattie dello stile di vita‘, che ogni anno causano il 70% delle morti premature. La maggior parte di questi disturbi cominciano in età pediatrica e possono essere prevenute se si adotta al più presto uno stile di vita sano. A dare l’allarme su questo tema sono i pediatri della Società italiana di Pediatria.

Il Dipartimento Salute Donna e Bambino dell’Università di Padova, con il patrocinio della Sip, ha pubblicato sulla rivista ‘Frontiers in Pediatrics‘ il documento ‘Salute dei giovani e stili di vita: la Carta di Padova’, in cui sono contenute informazioni scientifiche in merito all’importanza degli stili di vita in bambini e adolescenti e i consigli per farsì che assuma un corretto stile di vita già da giovanissimi.

«Investire sulla salute dei giovani, sin dall’età pediatrica, è una priorità globale per garantire la salute in età adulta e prevenire alcune patologie per le quali non esistono cure intese come risoluzione del problema, ma solo terapie per rallentare i sintomi e controllare la progressione. Molto è stato fatto, ma molto occorre ancora fare se si considera che in Italia circa il 20% dei bambini è in sovrappeso e il 10% è obeso», spiega Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di Pediatria.

Eugeno Baraldi, del Dipartimento Salute Donna e Bambino prosegue asserendo che preoccupa anche «il fatto che 1 giovane su 4 non pratichi alcuna attività sportiva, che il 60% dei bambini abbia il primo cellulare tra i 10 e gli 11 anni, che il 20-25% dei giovani fumi e che l’uso delle sigarette elettroniche sia aumentato vertiginosamente anche tra coloro che non avevano mai fumato. Non dimentichiamo, che i principali fattori di rischio modificabili per lo sviluppo di queste malattie croniche sono l’inattività fisica, un’alimentazione inadeguata, il fumo, l’alcol, la sedentarietà, il sovrappeso e l’eccessivo screen-time». 

La Carta di Padova

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In questo contesto, la Carta di Padova si focalizza su zone di intervento. La prima interessa la salute nutrizionale, rispetto a cui si consiglia di allattare al seno il proprio figlio; fare in modo che consumi quotidianamente frutta e verdura. È inoltre importante scegliere farine poco raffinate, e limitare che si nutra con alimenti preconfezionati e farlo mangiare con poco sale.

In merito alla salute cardiovascolare, si raccomanda per i bambini sotto un anno di farli praticare 30 minuti di gioco attivo tutti i giorni. Inoltre, da 3 a 5 anni fargli fare giochi attivi e attività fisica; da 6 a 17 anni oltre un’ora di attività fisica moderata quotidiana, oltre 3 ore di attività fisica ed evitare che si esponga troppo agli schermi, al massimo un’ora al giorno da 2 a 5 anni, e un limite di 2 ore al giorno passati i 5 anni.

Per quanto concerne la salute mentale, è importante creare usanze familiari per rafforzare il senso di appartenza, giocare con i propri figli, passare del tempo di qualità con loro, far sì che abbiano un’educazione emotiva e porre limiti, abitudini, orari.

 

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