Non frequentano l’ora di religione, niente Duomo per 5 bimbi: “Fuori dalla chiesa a fare parole crociate”

Non frequentano l’ora di religione, niente Duomo per 5 bimbi: “Fuori dalla chiesa a fare parole crociate”. La denuncia dei genitori amareggiati dalla decisione della classe.

L’episodio è successo in una scuola elementare di San Donà di Piave (Venezia), e riguarda 5 bambini che, per un motivo o per un altro, non frequentano l’ora di religione in classe. Gli organizzatori della gita, che prevedeva una visita all’interno del Duomo cittadino, ha pensato allora di escluderli dall’uscita didattica.

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Secondo quanto si apprende da Il Gazzettino, gli insegnanti avrebbero infatti detto ai piccoli studenti di rimanere fuori dalla chiesa, perdendo così di fatto la possibilità di partecipare all’iniziativa che, al di là del credo o meno di una persona, aveva degli importanti risvolti di arricchimento artistico-culturali.

Lasciati fuori la chiesa, la maestra si giustifica per telefono

All’emergere del caso è stata immediata la segnalazione dell’irregolarità da parte dei genitori dei bimbi coinvolti. La situazione, inaccettabile, è stata fatta presente immediatamente alla dirigente scolastica di istituto elementare di San Donà di Piave – la stessa che ha poi reso nota la notizia al quotidiano locale.

Secondo quanto viene raccontato, i docenti di due classi avrebbero organizzato l’uscita didattica nel Duomo cittadino, escludendo però i 5 allievi che hanno fatto richiesta di non partecipare all’ora di religione. Eppure, la visita era stata organizzata per esaminare i mosaici di padre Marko Rupnik, realizzati di recente e inaugurati da poco in occasione di una cerimonia religiosa. Dello stesso padre, si sottolinea, si contano anche altre opere, tra cui i mosaici realizzati per la Cappella dell’Eucarestia.

Al di là del credo religioso, dunque, si tratta di opere che hanno un importante valore artistico-culturale. Insensata perciò la decisione di escludere i 5 bambini dalla visita guidata, così come insensata è stata l’idea di lasciarli “fuori dalla chiesa a fare le parole crociate”. In particolare, tale denuncia è arrivata dai genitori di due bambine, che hanno immediatamente segnalato l’accaduto alla preside.

“Al ritorno a casa le bambine, umiliate e avvilite, ci informano che a loro e ad altri compagni non è stato consentito l’accesso al Duomo perché non frequentano l’ora di religione cattolica. Sono state quindi lasciate all’esterno della chiesa ad attendere, sedute sugli scalini, l’uscita della classe. A mia figlia sono state consegnate delle parole crociate come passatempo”, si legge nel documento inviato alla dirigente.

Sempre come scritto nel documento, pare anche che la coordinatrice della classe in questione si sia “giustificata al telefono sostenendo che i mosaici rappresentano scene di Eucarestia“, fatto che l’avrebbe dunque decisa, insieme alle altre maestre, ad “escludere tutti i bambini che non seguono religione”.

Anche per i genitori delle bimbe, però, il nesso è insensato. Del resto, si tratta di mosaici che, al di là delle scene rappresentate, veicolano messaggi di “di cultura e di arte”. “Le nostre figlie sono entrate nelle Basiliche di San Marco e San Pietro, in decine di chiese in tutta Italia, hanno assistito a matrimoni religiosi e visitato gli Uffizi, con le rappresentazioni cristiane dei più grandi pittori. Come si possono discriminare dei bambini perché non frequentano religione?”, si domandano esterrefatti e avviliti i genitori dei bimbi coinvolti.

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