E’ in arrivo una enorme crisi alimentare globale

A lanciare l’allarme la FAO e il Wfp, il programma alimentare delle Nazioni Unite: guerra, cambiamenti climatici e schock economici le cause dell’emergenza.

Una gravissima crisi alimentare sta per colpire il mondo, con centinaia milioni di persone in tutto il mondo che rischiano di aggiungersi ai milioni di individui che soffrono già ora la fame. Il drammatico allarme è stato lanciato dalla FAO e dal Wfp, il programma alimentare delle Nazioni Unite.

Crisi alimentare
Crisi alimentare

La tempesta perfetta

Etiopia, Niger, Sud Sudan e Yemen sono in stato di massima allerta, e rischiano di avviarsi verso “condizioni catastrofiche”. Afghanistan e Somalia sono entrati nella lista dei paesi in piena emergenza, con oltre 750mila persone che rischiano di soffrire in modo molto grave la fame, con tassi di mortalità destinati a crescere. Il report di FAO e Wtp spaventa: anche perchè sono ben venti i “punti caldi” dell’emergenza cibo dove si prevede un peggioramento della fame acuta da giugno a settembre 2022. “Siamo profondamente preoccupati per l’impatto combinato di crisi sovrapposte che mettono a repentaglio la capacità delle persone di produrre e accedere agli alimenti, spingendo altri milioni di persone a livelli estremi d’insicurezza alimentare acuta”, ha dichiarato il direttore generale della Fao Qu Dongyu. “Siamo in una corsa contro il tempo per aiutare gli agricoltori nei Paesi più colpiti, anche aumentando rapidamente la produzione alimentare potenziale e aumentando la loro resilienza di fronte alle sfide”. Una vera e propria “tempesta perfetta”, come spiega il Direttore Esecutivo del Wfp David Beasley. Siamo entrati, sottolinea il rapporto, in una “nuova normalità” in cui siccità, inondazioni, uragani e cicloni decimano ripetutamente l’agricoltura e l’allevamento.

Guerra, clima, crisi economica e Covid

Ma cosa determina un peggioramento così rapido della situazione alimentare globale? Come spiegato nel report, l’emergenza è frutto di diversi fattori che si sovrappongono: la guerra in Ucraina – ed in generale i tanti conflitti aperti in giro per il mondo -, la crisi climatica, quella economica e gli strascichi devastanti della pandemia di covid: “Conflitti, condizioni meteorologiche estreme, shock economici, impatti persistenti del Covid e gli effetti a catena della guerra in Ucraina”, si legge infatti nel rapporto Hunger Hotspots Fao-Wfp early warnings on acute food insecurity, “spingono milioni di persone nei Paesi di tutto il mondo alla povertà e alla fame, mentre i picchi dei prezzi di cibo e carburante avvicinano le nazioni all’instabilità”. Effetti devastanti che sono andati a colpire realtà già fragili di loro, che ovviamente non sono state in grado di resistere alla crisi. Occorre intervenire subito e massicciamente: ma che sia realmente possibile farlo in tempi rapidi non è per nulla detto.

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