Elena uccisa dalla madre, la confessione:«Ha visto i cartoni, poi l’ho colpita con forza come fossi un’altra persona»

La madre, Martina Patti, 23 anni, ha confessato di aver assassinato la figlia:«Avevo una forza che non avevo mai percepito prima». 

È una donna alquanto fredda quella che ieri, martedì 14 giugno, ha confessato di aver assassinato la figlia Elena, 5 anni, nella caserma dei carabinieri di Catania. Una donna totalmente differente da colei che neanche un giorno prima, si era recata in lacrime dagli inquirenti, a Mascalucia, per denunciare che tre uomini incappucciati con armi al seguito, avevano rapito la bambina.

Elena, uccisa dalla madre-meteoweek.com

Martina Patti, madre di Elena, ha 23 anni e frequentava Scienze Infermieristiche a Messina. La donna comincia la sua confessione descrivendo in modo calmo di essere tornata a casa con la bimba, dopo essere andata a riprenderla all’asilo. «Quando ho colpito Elena avevo una forza che non avevo mai percepito prima. Non ricordo la reazione della bambina mentre la colpivo, forse era ferma, ma ho un ricordo molto annebbiato», dice.

Patti è assistita dal legale Gabriele Celesti. La donna racconta di aver ucciso la bimba con 7 coltellate al collo e alla schiena, e di aver messo il corpo della piccola in cinque sacchetti di plastica, uno dentro l’altro. Poi l’ha sepolta mettendo sopra del terriccio per occultare il delitto.

Poi, spiega ancora agli inquirenti:«Quando ho preso mia figlia all’asilo siamo andate a casa mia. Elena ha voluto mangiare un budino, poi ha guardato i cartoni animati dal mio cellulare. Io intanto stiravo… in serata saremmo dovute andare da un mio amico per il suo compleanno ed Elena era contenta… poi siamo uscite per andare a casa di mia madre, ma poi ho rimosso tutto».

La confessione continua con la madre che dice di non ricordare «se ho portato con me qualche oggetto da casa. All’incirca erano le 14.30, siamo andate nel campo che ho indicato ai carabinieri. Era la prima volta che portavo la bambina in quel campo… ho l’immagine del coltello, ma non ricordo dove l’ho preso. Non ricordo di aver fatto del male alla bambina, ricordo solo di aver pianto tanto», ha chiosato.

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