Siccità, è allarme rosso in Piemonte: le ordinanze per il razionamento dell’acqua

Siccità, è allarme rosso in Piemonte: circa il 10% dei Comuni ha emesso delle ordinanze per il razionamento dell’acqua. Il governatore Cirio annuncia riduzioni del carico di prelievo sul Po.

Fa paura la siccità nel nostro Paese, soprattutto al nord Italia. Mentre la Regione Emilia Romagna sta valutando la richiesta dello stato d’emergenza, anche a seguito dei dati allarmanti emersi dall’analisi del Po nell’ultimo incontro tecnico, il Piemonte dichiara oggi l’allarme rosso.

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siccità, allarme rosso in Piemonte: ordinanze per il razionamento dell’acqua (foto di repertorio) – meteoweek.com

La lunga assenza delle piogge sta infatti mettendo in seria difficoltà l’economia regionale, con danni che allarmano soprattutto il settore dell’agricoltura. E a subire gli effetti della siccità sono anche i cittadini di diversi comuni, in cui sono state emesse ordinanze che prevedono un razionamento dell’acqua.

Il 10% dei comuni emette ordinanze di razionamento

“Oggi viene decretato l’allarme rosso. Lo avevamo ampiamente previsto. Non si tratta per il momento di blocchi in via permanente, ma si tratta soltanto di riduzioni del carico di prelievo sul Po”, ha spiegato oggi il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, intervistato dai microfoni di Radio Rai1.

E ha poi sottolineato: “Dobbiamo però stare molto attenti a salvaguardare l’agricoltura piemontese, ed è il motivo per cui abbiamo già attivato non solo un tavolo di crisi permanente che ci permette di avere tutti gli attori della filiera dell’acqua ma, in particolare, ci permette anche di agire, cosa che stiamo già facendo da venerdì scorso, con i concessionari dei bacini idroelettrici in Piemonte. Stiamo trattando concessionario per concessionario. Continuiamo a lavorare su due fronti nei confronti dello Stato al quale chiediamo lo stanziamento di risorse immediate per aiutare gli agricoltori, ma anche trovando le soluzioni all’interno dei nostri bacini in Piemonte”.

A coordinare il tavolo permanente per l’emergenza idrica è l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, lo stesso che questa mattina ha incontrato i vertici del gestore Acqua Novara Vco relativi ai territori più colpiti dalla crisi idrica. Dati alla mano, offerti tra l’altro da uno studio congiunto con con il Politecnico di Milano e in collaborazione con l’Università Statale di Milano, è stato reso noto che si sta registrando un -69% di precipitazioni nel Piemonte Orientale per quanto riguarda il biennio 2020-2022 – rispetto al trentennio 1961-1990.

I territori maggiormente interessati dalla siccità sono in particolare il Vco e il Novarese, “anche se il problema si sta diffondendo anche nel biellese, interessando tutta la parte nord del Piemonte”, ha evidenziato Marnati. Alla luce di ciò, “il 10% dei comuni in Piemonte ha emesso ordinanze per l’uso consapevole dell’acqua e, al momento, ci sono una decina di comuni che hanno interrotto l’erogazione nelle ore notturne per permettere il ricarico delle cisterne”. Data la delicatezza della situazione, l’appello rivolto a tutti i cittadini è quello dunque di “fare un uso consapevole dell’acqua”, e ridurre dove possibile i consumi troppo alti.

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