“Paga o ti ammazziamo”: tentano di estorcere 2 mln di euro a imprenditore, tre arresti

L’indagine scattata dopo l’operazione che a marzo 2021 aveva portato alla cattura in fragranza di Vittorio Boiocchi, storico capo ultrà interista.

Arrestati per il tentativo di estorsione tre italiani: avevano minacciato un imprenditore per farsi consegnare del denaro.

Volevano estorcere due milioni di euro a un imprenditore milanese attivo nel campo delle pulizie, soprattutto negli appalti sanitari. Era il compenso che gli spettava, dicevano, per avere favorito l’aggiudicazione di un appalto pubblico.

Così lo avevano minacciato facendogli intravedere il calcio di una pistola. Ma anche con frasi intimidatorie come tu devi fare quello che ti diciamo noi, altrimenti ti ammazziamo. O ancora inviandogli messaggi di questo tenore: “fai il bravo conviene a tutti”.

Le indagini partite a marzo 2021

Le indagini per il tentativo di estorsione sono cominciate con l’arresto in flagranza, nel marzo 2021, di Vittorio Boiocchi, uno dei capi storici della curva nord dell’Inter, e dell’amico Paolo Cambedda. I due erano stati sorpresi in giro per Milano, mentre viaggiavano a bordo di un’auto rubata, portando con sé un’arma clandestina e pettorine contraffatte della polizia.

Gli investigatori della squadra mobile di Milano sono venuti così a conoscenza del piano criminale che vedeva coinvolti tre italiani di 42, 48 e 63 anni. Così la polizia ha arrestato il terzetto per la tentata estorsione aggravata.

Durante la perquisizione dell’abitazione del 42enne, i poliziotti hanno rinvenuto un’arma da fuoco automatica con la matricola abrasa e le relative munizioni. Per questo motivo l’uomo è stato arrestato anche per detenzione illegale di arma.

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